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Napoli, Ancelotti sta convincendo tutti a restare: c’è timore per tre calciatori azzurri

admin
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Carlo Ancelotti li sta chiamando tutti, uno dopo l’altro. Ne parliamo a parte qui, ma ne parla anche Il Mattino. Carletto trascorre le vacanze al cellulare confrontandosi con il presidente De Laurentiis e il ds Giuntoli, ma soprattutto ha parlato con loro, gli azzurri, passati in poche ore dal Maestro toscano a Mr. Champions. Un gesto semplice e umile, oltre che interessato: l’allenatore vuole convincere i giocatori ad aderire con entusiasmo al suo progetto. 

È preoccupato, in particolare, per le tentazioni che potrebbero esservi per Koulibaly, il colosso d’ebano considerato il pilastro della difesa, Mertens, il bomber delle ultime due stagioni che ha una clausola rescissoria relativamente bassa, e Insigne, il capitan futuro che si è affidato allo scaltro agente Raiola.

I messaggi del noto procuratore («Lorenzo è pronto per fare il capitano del Napoli ma non so se il Napoli lo è») lasciano immaginare che prima o poi arriverà la richiesta di un appuntamento a De Laurentiis per un’ulteriore aumento. Meno preoccupato sembra il tecnico per le eventuali partenze di Hamsik e Jorginho, avendo grande considerazione di Zielinski, dodicesimo azzurro nelle gerarchie di Sarri, e Diawara.

Si vedono i primi effetti delle telefonate di Ancelotti. Hamsik e Mertens si dichiarano felici che a Napoli arrivi l’allenatore che ha seminato successi in tutta Europa e Dries aggiunge che vuole vincere in Italia.

Lieto di accoglierlo anche Insigne, che intanto sta ricevendo la legittima considerazione da parte di Mancini, il nuovo ct della Nazionale. Positiva questa reazione. Sarri ha scritto pagine importanti della storia del Napoli, portandolo in Champions per tre anni consecutivi, ma è stato lui a decidere di voler chiudere il bel romanzo con quelle perplessità che sono state messe sul tavolo quando è terminata la rincorsa alla Juve. Maurizio ha avuto il timore di incrinare il rapporto con la tifoseria e di vedere partire alcuni dei titolarissimi schierati in questa stagione.

Ancelotti, invece, non ne ha avuti ad accettare la proposta di un club che non ha i fatturati e le rose di quelli che ha allenato da quando è diventato Re Carlo ma che ha forti motivazioni.

È allettato da questa sfida e vuole affrontarla anzitutto con i giocatori che sono cresciuti sviluppando il progetto di Sarri. De Laurentiis batte da sempre sul tasto dello sfruttamento di tutta la rosa, fin da quando Reja snobbava il terzino Rullo. Ovviamente lo scenario è tutt’altro adesso, perché le seconde linee sono di qualità, alcune delle quali adeguate alla dimensione della squadra. E infatti alla porta del Napoli hanno bussato dirigenti stranieri interessati ai cartellini di Diawara, Ounas e Rog.

Ancelotti è in linea con questa impostazione aziendale. E peraltro ha ricevuto la garanzia che, in caso di addii, vi saranno adeguati sostituti. Ma si parte da questo gruppo che Sarri era riuscito a cementare e a far giocare benissimo: sono risorse che il suo erede vuole sfruttare. Una sua parola, un suo consiglio, una sua rassicurazione possono essere utili in questa fase in cui cominciano ad agitarsi i procuratori dei big, a caccia di un ricco contratto più che di una nuova squadra.

Fonte: Il Mattino

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