Basta guardarla per capire il significato del concetto di “fusion”, lʼibridazione di stili. La splendida Triumph Thruxton ha un look sportivo e vintage allo stesso tempo, un mix di classico e moderno, che insegue il fascino retrò ma sposa la meccanica più evoluta. Non a caso in Triumph definiscono questa gamma “Modern Classic”.
Una versione con le pinze radiali, la forcella Showa da 43 mm a steli rovesciati e il doppio ammortizzatore Ohlins la dicono tutta sul potenziale dinamico di questa bicilindrica di peso. Fa insomma la sua bella figura se in strada incrocia superbike carenate o di cavalleria ben superiore. Non è una moto con tantissimi cavalli, ma ha una coppia esagerata che permette una ripresa ottima da qualsiasi marcia, anche a basse velocità.
La posizione in sella della Thruxton R è tipica delle stradali: caricata in avanti, dopo un poʼ fa sentire la fatica sui polsi, ma le pedane abbastanza arretrate non comportano lʼassunzione di strane posizioni, anche per chi è alto più di 1,85 come il sottoscritto. Il cambio è fluido e preciso, è messo a dura prova in questʼitinerario, ma asseconda sempre bene ogni cambiamento di regime. Dʼaltronde è una moto classica ma moderna, cioè non si fa mancare niente sotto il profilo dellʼelettronica e quanto aiutano i sistemi di assistenza. Il massimo è la frenata. Del resto con il doppio disco anteriore e il disco singolo posteriore, tutti Brembo, quando decidi di frenare sei già bello che fermo. Ovviamente lʼABS è standard.