Arek Milik e Roberto Inglese sono il paradigma calcistico dell’essenza del centravanti. Ora avversari, a settembre forse compagni di squadra. Insieme rappresentano il futuro dell’attacco del Napoli, e pensare che i loro destini sembravano addirittura intrecciati. Da quando è andato via Gonzalo Higuain la maglia numero 9 è rimasta vacante. Al suo arrivo Milik ha detto lascio e raddoppio scegliendo il 99. Inglese, invece, il 9 lo avrebbe anche voluto quando è arrivato nel Chievo, ma era già occupato e allora ha preso il 45: ovvero 4+5, uguale 9.
Stesso numero di gol che ha realizzato in questa stagione in serie A
Mica male per un attaccante che gioca in una squadra come il Chievo Verona che non fa del gioco offensivo la sua massima espressione calcistica. Una rete in meno rispetto alle 10 realizzate lo scorso anno. Da qui alla fine, però, gli restano ancora 8 giornate per migliorarsi e battere il suo record personale in serie A.
Ha segnato decisamente di più rispetto a Milik, che complice il suo infortunio al ginocchio, è fermo a due centri: uno in serie A (contro il Verona alla prima di campionato) e uno in Champions all’esordio nei gironi contro lo Shakhtar. Bottino magrissimo per quello che dovrebbe essere l’attaccante centrale del tridente di una delle squadre più prolifiche del campionato.
Fonte: Il Mattino