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Careca: “Juve-Napoli: scontro diretto non decisivo. Tra Higuain e Insigne scelgo…”

admin
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Antonio Careca è stato un grande attaccante che ha fatto la storia del Napoli. Ha realizzato 96 gol e con Diego Armando Maradona ha vinto uno Scudetto, una Coppa UEFA ed una Supercoppa italiana. In un’intervista al Corriere dello Sport ha detto che Lorenzo Insigne potrà essere l’uomo-Scudetto per il Napoli di Sarri. Lorenzinho più decisivo di Gonzalo Higuain: «Stiamo parlando di due calciatori di enorme importanza, e non solo per le proprie squadre di club ma anche per le rispettive Nazionali. Sono differenti, come sappiamo, ma pesano, incidono, ognuno a modo suo e seguendo la propria natura. Farei volentieri a meno di rispondere ma, visto che mi viene chiesto di scegliere, io scelgo Insigne, che ha tanto talento, tanta fantasia e mi sembra che sia diventato anche assai continuo negli ultimi tempi».

Secondo Careca lo Scudetto non si deciderà nello scontro diretto: «Io vado controcorrente e dico di no: è chiaro che quella è la Partita, nella quale i punti varranno il doppio, e forse una indicazione potremmo anche averla. Ma il calendario propone altre sfide delicate, sia per l’una che per l’altra e sia prima che dopo quell’appuntamento. Io ho il sospetto che si resterà nell’incertezza fino all’ultima giornata di campionato. Soltanto a quel punto si saprà chi sarà stata la più forte tra le due. Pensate come si vivrà questo finale di stagione».

Sul campionato di Serie A dice: «Non è cambiato niente rispetto ai miei tempi. Questo è sempre un campionato assai competitivo e in se in Europa è l’unico che non ha ancora assegnato lo scudetto vorrà dire che c’è da gustarselo fino fino in fondo ma anche che esitono valori che scatenano questa meravigliosa incertezza. Siamo in presenza di un calcio organizzato, come trent’anni fa; restano i grandi duelli tra club importanti, chi per il titolo, chi per la qualificazione in Champions e in Europa League. E queste sono le emozioni che la gente vuole per andare allo stadio».

Sul Mondiale senza l’Italia, Careca dice: “Senza l’Italia non è la stessa cosa: si perde una Nazionale di riferimento, si perdono una scuola tattica e una tradizione storica”.

Fonte: Corriere dello Sport

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