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Napoli-Genoa, quante emozioni sugli spalti: i cori dei 30mila, gli striscioni delle Curve e il tributo a Sarri

admin
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Napoli-Genoa è stata una partita ricca di emozioni, non solo per quelle vissute in campo tra i pali di Insigne e Mertens e il gol decisivo di Albiol, ma anche per quelle provate sugli spalti. Al San Paolo non erano in tantissimi (poco più di 30mila spettatori) ma, come sempre, alla quantità (il record stagionale di presenze appartiene alla gara con la Juve, con 55567 spettatori) si lascia preferire la qualità dei presenti. Erano in 30mila, ma hanno applaudito, cantato e urlato come se fossero 10-15 mila unità in più.

La partita del tifo è cominciata prim’ancora che le squadre scendessero in campo, con gli applausi tributati a Luigi Necco e quelli per Pepe Reina, il primo azzurro a mettere piede sul terreno di gioco per le fasi di riscaldamento. Nessun fischio o disappunto per lo spagnolo: la faccenda-Milan non ha scalfito il sentimento che prova il pubblico di Napoli nei suoi confronti. Poi il gemellaggio col Genoa con gli applausi ad accompagnare l’urlo dei 400 del settore ospiti ed il coro “Genova è solo rossoblù” in risposta.

Ma il vero spettacolo è rappresentato dai messaggi che arrivano dalle due Curve, con gli striscioni che vengono srotolati nell’immediato pre-partita di Napoli-Genoa.

Comincia al Curva A con un chiaro invito a non mollare fino alla fine. Un invito che parte innanzitutto da loro stessi: “Per noi nulla è cambiato: rabbia e sudore fino all’ultima di campionato”. Un pensiero simile giungerà poi anche dalla Curva B con un doppio lenzuolo dalle parole inequivocabili: “Le nostre bandiere non seguono il vento ma l’appartenenza che ci lega in eterno. Dieci battaglie da conquistare. Forza ragazzi: orgogliosi, continuiamo a lottare!”. Striscioni accompagnati dagli immancabili cori diventati slogan, come quello urlato a squarciagola “Forza Ragazzi, noi ci crediamo” oppure il tanto in voga “Sarò con te e tu non devi mollare: abbiamo un sogno nel cuore, Napoli torna Campione”.

Ma prima, in Curva B, c’è stato anche un momento dedicato a Maurizio Sarri. Gli ultras hanno voluto mostrare, ancora una volta, la loro vicinanza all’allenatore toscano che si avvia ad essere il più amato della storia del Napoli, a prescindere da come finirà. “Siamo tutti Sarri” con tanti mini-striscioni a ripetere il nome del tecnico, accusato di sessismo dopo la risposta poco carina nei confronti di una giornalista di Canale 21 a San Siro dopo Inter-Napoli.

Mister Sarri ha voluto ringraziare così i tifosi in conferenza stampa:

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