C’è grande attesa per il quarto di finale, di stasera, di Coppa Italia tra Napoli ed Atalanta al San Paolo. Gli azzurri hanno chiuso un anno solare strepitoso, frantumando numerosi record e conquistando il titolo di Campioni d’inverno. Sarri vorrà sicuramente aprire l’anno così come si è chiuso, con un a vittoria che potrebbe portare al replay della semifinale dello scorso anno con la Juventus, che giocherà domani il derby, che ebbe ragione , nel doppio confrotno, degli azzurri, per poi andare a vincere il trofeo.
Sarri ha detto e mostrato a più riprese di voler giocare al massimo tutte le partite, senza mollare niente, senza dare priorità a nessuna competizione. Lo ha fatto con la Champions, con la qualificazione in bilico fino all’ultimo turno, e lo farà anche con la Coppa Italia.
Nel confronto delle statistiche, inoltre, emerge un dato curioso: i due predecessori di Sarri hanno vinto la Coppa Italia e lo hanno fatto nel giro massimo di tre anni.
Infatti, Mazzarri ci ha messo solo tre stagioni per alzare il trofeo nel 2012, battendo la Juventus in finale mentre ha fatto ancor meglio Benitez che già al primo anno in azzurro ha vinto la competizione, contro la Fiorentina nel 2014, e conquistato la semifinale nel suo secondo ed ultimo anno partenopeo.
In pratica, nel giro di tre stagioni calcistiche i predecessori di Sarri sono riusciti ad dare il colpo decisivo alla coppa nazionale.
Il mister da quando siede sulla panchina partenopea, pur non avendola vinta, ha, però, sempre migliorato il suo trend nella competizione: nel primo anno uscì sconfitto dall’interno ai quarti mentre la scorsa stagione, come detto, venne sconfitto in semifinale dalla Juventus.
Se la “rapidità” di Benitez e ormai fuori portata, Chissà che questo terzo anno in azzurro non posso essere come quello di Mazzarri, l’altro toscano capace di vincere la Coppa Italia, o magari migliore visto che Mazzari in campionato si classificò quinto.
I sostenitori del Napoli si augurano che a fine stagione Sarri abbia fatto meglio non solo vincendo la coppa nazionale, ma anche classificandosi primo in Campionato, per quello Scudetto che manca da tanto, e senza dimenticare che c’è anche un Europa League da onorare.