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Hamsik: “Le prossime due sfide decisive. Scudetto? La Juventus è ancora la squadra da battere, ma siamo lì”

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In occasione della conferenza per l’iniziativa “Il campione sei tu” organizzata da Acqua Lete, main sponsor del club partenopeo, è intervenuto anche Marek Hamsik che ha risposto alle domande dei giornalisti.

Oltre a Jorginho ed Insigne anche tu non andrai al Mondiale, potrebbe essere paradossalmente un vantaggio per il Napoli? “Si può dire, ma non è così perché il Mondiale si gioca in estate. C’era spazio per giocare, dispiace per Slovacchia e Italia. Ho visto la gara dell’Italia, è un peccato”.

La sosta è arrivata al momento giusto? “E’ servita, anche se tredici calciatori sono stati con le Nazionali. Sarri non era contento di questo, ma siamo pronti e carichi per ripartire e restare al primo posto. Vogliamo fare bene, non sarà facile. Tra Milan e Shakhtar sarà importante, ma pensiamo prima alla gara di sabato. Poi al resto”.

Segnasti il primo gol italiano al Milan, ne manca uno con la maglia del Napoli per raggiungere Maradona. Sta creando peso o ci pensi poco? “Ci penso, ma sembra che altri ci pensino più di me. Quando arriverà, ne sarò felice. Ho segnato tanto, ho sempre dimostrato di poterne fare tanti nell’arco di un intero campionato. Sono tranquillo, non ci sono problemi. Penso alla squadra e ai nostri risultati, sono più importanti di quelli personali. Sono felice di quanto stiamo facendo, dobbiamo andare avanti così”.

Sei in Italia da tanto, che momento vive il nostro calcio? “E’ sicuramente tra i migliori del mondo, ma l’Italia deve migliorare ancora. Calcisticamente è fortissimo, ma come strutture è dietro ad altri Paesi. Bisogna lavorare tanto sotto questo aspetto, anche la Slovacchia sta costruendo stadi nuovi e moderni. Questo, in Italia, manca molto”.

Capitolo Milan, bisogna stare attenti alle qualità dei rossoneri? “Sicuramente, anche se la classifica dice altro il Milan resta fortissimo e ci metterà in difficoltà. Dovremo essere pronti e a reagire, giocando come stiamo facendo da inizio campionato”.

Anche come numero di presenze in azzurro puoi stabilire il record, ti piacerebbe? “Mancano sessanta partite, è raggiungibile e sarebbe un grande traguardo”

Che consiglio daresti al calcio italiano per ripartire dopo questa batosta? “E’ difficile, dopo la tragedia si può solo migliorare. Il calcio italiano si guarderà allo specchio e risolverà i problemi, bisogna essere positivi”.

Quest’anno nello spogliatoio si percepisce una sensazione diversa? “Lo sto ripetendo, da quando c’è Sarri c’è sempre stata una crescita. Anno dopo anno stiamo migliorando la squadra, come collettivo e come singoli. Ma la strada è lunga, non basta questo per vincere qualcosa. Ora aspettiamo il Milan, dovremo essere bravi a preparare questa sfida”.

Il Milan è gia lontana 13 punti, la lotta scudetto è già ridotta solo alle prime cinque squadre?“Tredici punti sono tanti, tutto è aperto perché siamo ancora a inizio stagione. Ma noi pensiamo a noi stessi, non alle altre. Le prime cinque squadre sono ravvicinate in classifica, ogni gara sarà importante per quanto riguarda la graduatoria. Ora pensiamo al Milan, poi alle prossime”.

C’è anche Mertens che sta segnando molto e potrebbe sognare di raggiungere Maradona, ci pensi prima di fargli un assist? “No, assolutamente. E’ un attaccante, è giusto che sia così. Quando arriverà il gol, sarò contento”.

Hai deciso fino a quando giochi? “Non ci penso, sono nel pieno della forma calcistica. Penso solo a giocare e a divertirmi”.

La classifica vede cinque squadre in lotta. La squadra da battere è la Juventus? “Sicuramente, arriva da sei scudetti vinti consecutivamente. La Juve è la squadra da battere, siamo vicini oppure siamo dello stesso livello. Forse manca qualcosina, ma ci pensiamo e vogliamo finalmente vincere questo scudetto. Se manca qualcosa dal punto di vista mentale? Qualcosa di piccolo dal punto di vista mentale, fisico. Per vincere, tutto deve essere perfetto”.

Fai un appello ai tifosi per stare vicini alla squadra? “Ai tifosi non dobbiamo dire nulla, sono sempre stati vicini alla squadra. In tanti sono sempre venuti allo stadio, ci sostengono e ci credono come noi. Li ringraziamo e li aspettiamo allo stadio”.

 

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