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Sarri: “Il City è la più forte d’Europa. Napoli, non basta esserci: devi vincere anche in Champions”

admin
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Sei anni dopo il suo esordio assoluto in Champions League, il Napoli torna a Manchester per affrontare il City. In panchina non c’è più Walter Mazzarri ma Maurizio Sarri, che avrebbe voluto affrontare lo United (come per sua stessa ammissione alla vigilia dei sorteggi della fase a gironi) ma che deve “accontentarsi” dello stuzzicante confronto con Pep Guardiola. Queste le sue parole: “In chiave qualificazione penso che la partita di domani sia meno importante. Per noi diventano determinanti gli scontri con le altre due squadre se il City dovesse vincere tutte le partite. Poi è chiaro che se una delle altre tre squadre dovesse rosicchiare qualche punto allora si metterebbe in una situazione privilegiata”.

Sarri se la prende con il calendario e non le manda a dire: “In Lega hanno dimostrato di essere inadatti, in questo momento, a fare certe cose. Perchè noi domani contro il City rappresentiamo l’Italia ma ci hanno piazzato due scontri diretti come Roma-Napoli e Napoli-Inter tra prima e dopo questa partita. E poi giochiamo l’ultima giornata della fase a gironi di Champions, che per noi può essere decisiva, pochi giorni dopo Napoli-Juve con i bianconeri che invece potrebbero aver chiuso il discorso un pò prima. Sono stati sbagliati i criteri con cui sono stati stilati i calendari”.

Per Sarri quello che conta è giocare e vincere anche in Champions: “Non dobbiamo accontentarci di essere qui ma dobbiamo giocare le partite importanti. Se vogliamo essere una squadra forte dobbiamo affrontare importanti manifestazioni e al mondo non c’è una manifestazione di club più importanti della Champions. Poi a livello inconscio è un’altra cosa. Penso che in questo momento non dobbiamo avere tanti retropensieri: se facciamo due cambi e le cose non vanno bene non vuol dire che la rosa non è competitiva. Io non farei tanti calcoli: domattina vedremo chi avrà recuperato e poi faremo le nostre decisioni. Pensare di fare le scelte tenendo conto delle prossime partite non si può”.

Sui possibili cambi di formazione Sarri non ne vuole sapere: “Mi piacerebbe morire da vivo, non in agonia. Se la squadra si esprime su determinati livelli come il City vuol dire che è in un buon periodo dal punto di vista mentale. L’aspetto tattico è una masturbazione mentale: bisogna fare il nostro calcio, consapevoli dell’avversario che abbiamo di fronte. Non dobbiamo avere paura, ma il giusto timore perchè ti aspetti di soffrire. Vorrei vedere 11 facce di ca…o che pensano di palleggiare col City. Vorrei vedere applicazione difensiva ed anche quel pizzico di sana follia”.

Tanti complimenti da Guardiola: “Guardiola penso di doverlo solamente ringraziare perchè ci ha fatto dei complimenti che vengono detti da quello che attualmente è l’allenatore più forte al mondo. Se 25-30 anni fa il calcio ha vissuto una svolta epocale con Sacchi, tra qualche anno ci renderemo conto di quanto il calcio sia cambiato con l’avvento di Guardiola. I suoi complimenti non ci fanno che piacere”.

Sarri ha visto diverse partite del City rimanendone estasiato: “Io in tutti questi anni che faccio l’allenatore le sensazioni che mi ha regalato questa squadra non me le ha date nessuna, neanche il Real Madrid l’anno scorso. Mi hanno dato l’impressione di essere una formazione devastante e i numeri lo confermano ampiamente. Ma se vogliamo diventare grandi dobbiamo non solo giocare le grandi partite ma dobbiamo anche pretenderle di imporci e di vincerle”.

Il tecnico ritiene i citizens la formazione più forte d’Europa: “Se bastasse applicarsi si sarebbe risolto il problema: si sta parlando di una squadra che ha fatto 17 gol in casa nelle ultime tre partite interne. Il 7-2 potrebbe lasciarci pensare ad una insolidità difensiva ma è una grande cavolata. Non subivano un gol dal mese di agosto. Hanno una grande aggressività nell’andare a recuperare la palla persa, dimostrando di avere una enorme superiorità di campo anche quando sono in fase di non possesso. Sembra una squadra che si sbilancia ma non lo è perchè difendono talmente alti da aggredire tutti gli spazi. Ho visto roba che si vede raramente, forse ogni decennio. Il City è la squadra più forte d’Europa”.

Rog reclama maggiore spazio: “Nelle ultime sei partite l’unico che è entrato con continuità, per questo è tenuto fortemente in considerazione”.

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