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Napoli-James, tutto dipende da De Laurentiis: sforzo economico o addio al colombiano?

admin
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Sulla trattativa tra il Napoli e James Rodriguez ne sono state dette tante. Abbastanza per avere un quadro preciso della situazione

Carlo Ancelotti ha chiesto espressamente James Rodriguez a De Laurentiis. Il patron azzurro, pur essendo conscio dello sforzo economico da compiere, non ha chiuso alla richiesta del suo tecnico, deciso ad accontentarlo come da lui stesso affermato. Un “no” a prescindere avrebbe potuto creare malumori tra allenatore e presidente, con il primo consapevole della necessità di investimenti per alzare il livello qualitativo e competitivo della sua squadra. E allora si è andati dritti sul colombiano, sfruttando il non riscatto del Bayern Monaco e la volontà del Real Madrid di disfarsene, non rientrando nei piani dell’allenatore blancos Zinedine Zidane.

James ha accettato l’offerta azzurra, spinto anche dal desiderio di tornare a lavorare con Ancelotti, il tecnico che lo volle sia a Madrid che in Baviera. E che ora lo vorrebbe a Napoli, convinto che nonostante negli ultimi anni le sue prestazioni non sono state di livello, le qualità del il diez cafeteros non possono essere messe in discussione. De Laurentiis però ha fatto i conti senza l’oste, ovvero con quel Florentino Perez presidente delle Merengues che dopo aver speso 300 milioni, deve cominciare a sfoltire la rosa. Anche perché il Real Madrid non è sazio di acquisti e sta tentando il colpo Pogba.

Probabilmente De Laurentiis avrà pensato, dopo aver convinto James, di aver la strada in discesa e di riuscire a convincere Florentino della bontà della sua offerta. Prestito oneroso con diritto di riscatto: ma a Madrid non ne vogliono sapere

Il Real è stato chiaro: si deve arrivare alla cessione definitiva. Ora o il prossimo anno, pagamento immediato o dilazionato. A questo punto è chiaro che in ADL subentrano dei ripensamenti. Il motivo è semplice: data l’età e il costo del cartellino (tra i 40 e i 45 milioni), James Rodriguez non rientra nel modo di fare mercato della società azzurra.

Da sempre il Napoli è proiettato alla ricerca di giovani di talento e qualità; si spera che l’acquisto si riveli vincente, come tante volte è accaduto; si trattengono fin quando si ha la forza economica di farlo (vedi Koulibaly) o fin quando la volontà del calciatore non è decisiva (vedi i vari Lavezzi, Cavani e Higuain). Ad ogni modo, una cessione deve quasi sempre (togliamo il quasi) generare una plusvalenza, poiché essa è una delle voci principali che consentono di avere un bilancio societario in attivo, o quantomeno in leggero passivo.

Higuain è un chiaro esempio: acquistato a 26 anni a circa 40 milioni, fu possibile cederlo a 29 anni a 90. Dunque il gioco deve valere la candela

Spendere dunque 40-45 milioni per un 28enne chiude la porta ad una possibile plusvalenza E allora ora tutto dipende da De Laurentiis. Compiere uno sforzo economico, accontentare piazza e allenatore, derogare alla propria politica societaria per provare a ridurre il gap con la Juventus o dire addio a James? Il tempo potrebbe stringere: la concorrenza dell’Atletico Madrid è forte. I Colchoneros infatti sono pronti a soddisfare le richieste sia di Perez che di James.

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