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Krol: “Ho vinto 3 Champions, ma a Napoli c’è l’essenza del calcio. Azzurri da Scudetto con James”

admin
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L’olandese ha festeggiato a Napoli i suoi 70 anni

Rudy Krol è stato un mito per tanti tifosi del Napoli degli anni Ottanta. In suo onore è stata dedicata una festa di compleanno per i suoi 70 anni proprio in città. Queste le sue riflessioni fatte a Repubblica: “Non avrei alcun dubbio, potendo scegliere: meglio uno scudetto del Napoli della Champions all’Ajax. Qui mi sento sempre a casa, anche se ho la residenza a Marbella e alleno in Tunisia. Clima, cucina e affetto della gente: in nessun altro posto del mondo ricevo una simile accoglienza, nonostante sia passato tanto tempo dalle mie quattro stagioni in Italia”.

Krol ha giocato nel Napoli dal 1980 al 1984: tre ricordi…
«Il primo: c’era appena stato il terremoto e dovevamo recuperare di mercoledì la partita rinviata con l’Ascoli. Mi aspettavo il San Paolo vuoto in quel clima di paura: invece vennero in 80 mila. Il secondo: vado a comprare un paio di scarpe a via dei Mille, ma lo prendono d’assedio in centinaia e riesco a uscire soltanto dopo un’ora, con l’aiuto della polizia. Il terzo: il maledetto Napoli-Perugia che ci costò lo scudetto. Il pallone non volle saperne d’entrare e non avremmo mai segnato, nemmeno giocando per tre giorni di fila».

Lo scudetto, già: a Napoli è riuscito a vincerlo solo Maradona.
«Ma noi ci andammo vicini e anche adesso la squadra è attrezzata per provarci. Ancelotti non ha trovato gli interpreti adatti per il suo gioco e darà il meglio nella seconda stagione, con la sua bravura e grande esperienza. Gli è mancato un distributore di gioco come Jorginho, dopo il grave addio di Hamsik, che era il mio preferito. Ho letto però che sta per arrivare James Rodriguez: con un top player come lui la distanza con la Juve può essere azzerata».

Lozano?
«Nel campionato olandese sta facendo vedere ottime cose».

In Italia vince sempre la Juve.
«Pesa la sua storia, hanno alle spalle un’organizzazione e un vissuto che fa la differenza».

Ora hanno anche Sarri: è giusto considerarlo un traditore?
«I napoletani sono viscerali. Ai miei tempi stavo per andare all’Inter e non me l’avrebbero perdonato. Sarri è un professionista: è andato al Chelsea sapendo che sarebbe tornato presto in Italia, secondo me. Il suo gioco mi piace molto. La gente va allo stadio prima di tutto per divertirsi, poi per il risultato. Non andrei mai a vedere una squadra allenata da Mourinho.
Guardiola è più avanti di tutti, mi attrae pure Klopp. Sono cresciuto con il migliore: Rinus Michel».

Mentalità olandese…
«Sì, anche il 4-3-3 delle mie squadre è basato su questo principio. Ma non sono un integralista. Giocar bene e vincere è possibile».

All’Ajax non è riuscito.
«È una squadra che non difende, pur avendo un certo De Ligt».

È lui il più bravo al mondo?
«Non ancora, metto prima Ramos, Van Dijk e Chiellini».

E Koulibaly?
«Super anche lui, ma a volte prende troppi rischi nei disimpegni.
Conosco meno bene Manolas».

Milik viene dal suo Ajax.
«È stato in infermeria per due anni, ora può dimostrare quanto vale».

Perchè Krol torna sempre qui?
«Perchè con l’Ajax ho vinto tre Champions, ma l’essenza del calcio l’ho scoperta solo a Napoli».

Fonte: Repubblica

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