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Insigne sposa Napoli: “Sono napoletano e vorrei restare a vita”

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Lorenzo Insigne ha parlato per la prima volta dal suo arrivo in Trentino in occasione del ritiro per preparare la prossima stagione. Il talento di Frattamaggiore intende lasciare un segno ed ha parlato in questi termini dal palco allestito in Piazza Madonna della Pace a Dimaro-Folgarida: “Tutti i campioni che verranno a Napoli sono i benvenuti per far crescere la nostra qualità. Siamo un gruppo unito e questo è importante. Certamente lotteremo con tutte le nostre forze per arrivare lontano”.

La fascia di capitano ti ha dato maggiore responsabilità? “Anche senza la fascia, quando Marek era capitano, ho sempre dato una mano ai miei compagni. Le parole di responsabilizzazione del mister e del Presidente le ho accolte bene perché saranno un sostegno per dare ancora di più da capitano. Essere napoletano e giocare al Napoli non è semplice, ma per me è una grande gioia e vorrei sempre dare il massimo per la mia squadra. Mi sono messo sempre a disposizione dei miei compagni e del mister e su questa strada continuerò. Quest’anno cercheremo di essere ancor più competitivi per lottare al vertice. Il mio sogno è il vostro sogno: quello di vincere lo scudetto”.

Hai mai pensato di andare a giocare all’estero? “No. Io sono napoletano, sto bene qua e vorrei restare a vita in azzurro”.

Poi siparietto con Carlo Ancelotti che si è “infiltrato” tra i tifosi e ha fatto una domanda a Lorenzo in tono goliardico: “Lorenzo ma come mai in Nazionale con un modulo diverso ti trovi meglio?”. Domanda inevasa dal diretto interessato ma condita da tante risate.

Insigne ha sorriso tra il divertimento generale. Poi però il capitano ha risposto seriamente alla domanda di un tifoso sui pregi e difetti del tecnico azzurro: “Ancelotti è un signore, sia con noi calciatori che con lo staff. Ha un carattere stupendo. La verità è che abbiamo trascorso un anno insieme e un difetto non gliel’ho ancora trovato”.

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