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Gasperini, incontro con l’Atalanta: chiede 2-3 campioni, trattenere i big e far crescere le ambizioni

Redazione
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© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Sciogliere il nodo del futuro per Gian Piero Gasperini, in questo turbine di emozioni, è ancora un po’ più complicato. Ma deve farlo nel giro di poche ore, tra oggi e domani, incontrando i Percassi per confrontarsi sulla Dea che verrà. Non è una situazione nuova. Un paio di stagioni fa – rievoca la Gazzetta dello Sport – quando si sedettero per la stessa ragione, la destinazione Roma era molto più di un’ipotesi. Troncare il ciclo d’oro senza una vittoria sarebbe stato fastidioso. Farlo ora dopo aver raggiunto il massimo traguardo possibile, avrebbe una logica. Sì, perché, per lo status attuale dell’Atalanta, scudetto o Champions sono missioni quasi impossibili. Gasp puntava alla Coppa Italia, che sentiva come obbiettivo alla portata del club e ha raggiunto molto di più: l’Europa League, il massimo. Diversità di vedute sull’ultimo mercato avevano creato elettricità. A un certo punto, con risultati e classifica zoppicante, sembrava che la stagione potesse deragliare. Poi la sterzata gloriosa. Il trionfo di Dublino, se ha attizzato ancora di più Napoli, potrebbe aver giocato a favore di Bergamo.

Oggi o domani, i Percassi e Gasperini si siederanno per decidere il futuro

Gasperini ha sempre ritenuto fondamentale per la felicità di coppia, la possibilità di aggiornare la sfida e di alzare l’asticella. Vuole sentirsi a bordo di un progetto tecnico ambizioso, in movimento. Finora lo è stato: partecipazione Champions, tre finali di Coppa Italia, Europa League… Ora Gasp vuole ritrovarsi con Inter, Milan e Juve non solo a Riad, ma anche in Serie A. Che non significa lottare subito per lo scudetto, ma posizionarsi stabilmente tra le prime 5 e certificare un nuovo status. Il salto in alto implica un adeguamento di mercato. Che, a onore dei Percassi, in parte c’è già stato.

Cosa chiederà Gasperini alla proprietà dell’Atalanta?

Chiederà di aumentare la fetta degli investimenti, anche a costo di ridurre le plusvalenze e ritoccare il tetto ingaggi, a fronte del tesoro finito in cassa in questi 8 anni, sapendo che l’aumento della competitività può aumentare i ricavi. In soldoni? Bravi giovani, ma anche 2-3 campioni fatti, trascinanti. Gasp li vorrebbe entrambi in attacco (uno più esterno), perché è lì che si diverte, come certi bambini che fai felici solo se gli regali trenini. E poi un centrocampista di fisico e palleggio da inserire nelle rotazioni. Serve aumentare la qualità della spinta di fascia. Sottinteso, che resti Koopmeiners. Percassi illustrerà la sua visione. Se combaceranno, Gasp potrebbe diventare Gasperson a tutti gli effetti, sforando i 10 anni di Atalanta (2016-26), felice come il bambino dei trenini, con una Dea da sogno. Altrimenti potrebbero essere felici Napoli e “la donna bellissima”.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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