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L’Inter cambia proprietà: passa dai cinesi di Suning agli americani di Oaktree

Mauro Cucco
Mauro Cucco
2 Min di lettura
© Il Mio Napoli

A partire da oggi, l’Inter cambia ufficialmente proprietà, senza esitazioni: addio al rosso cinese, benvenuta la bandiera dello zio Sam. Con un atto formale, la società diventa statunitense e, sebbene sia presto per stabilire per quanto tempo, il fondo californiano Oaktree Capital Management sembra intenzionato a rimanere almeno per un po’. Questa mattina, infatti, verrà formalizzata l’escussione del pegno che Suning aveva messo sulle azioni del club nel 2021 e, nel tardo pomeriggio, a borse chiuse, sarà diffuso il comunicato ufficiale riguardante l’operazione, che si sarà già concretizzata qualche ora prima. È previsto un annuncio sobrio, simile a quello con cui Elliott aveva acquisito le quote del Milan da Yonghong Li nel luglio 2018.  

Ieri in viale della Liberazione è stato un giorno febbrile, di quelli che si vivono quando tramonta un’era e ne inizia un’altra. Arriverà il momento delle conference call transoceaniche a tutti i livelli, ma intanto a essere già operativi sono i due amministratori delegati, quello per la parte corporate Alessandro Antonello e quello per la parte sportiva Beppe Marotta. Antonello c’era già nel 2016, quando sulla porta di ingresso c’era Suning, ma col ruolo di direttore finanziario. Il ruolo di Marotta sarà, invece, ancora più strategico di prima per la prosecuzione del progetto sportivo, cosa cara a Oaktree. Dovrà passare qualche settimana per tornare alla gestione “straordinaria” del club, ma la squadra mercato formata dall’a.d. e dal d.s. Piero Ausilio continuerà ad agire con gli stessi presupposti e uguale creatività: niente nuovi capitali dall’alto e saldo sempre positivo tra entrate e uscite.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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