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Squadra svogliata e senza motivazioni: solo Calzona e De Laurentiis vogliono la Conference

Gianmarco Ruocco
Gianmarco Ruocco
3 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Il Napoli avrebbe ancora la possibilità di qualificarsi alla Conference League e mantenere vivo un primato. I giocatori, però, non sembrano essere interessati e motivati

Il Napoli sta vivendo una delle stagioni più complicate dall’approdo di Aurelio De Laurentiis al vertice della società. la squadra partenopea, dopo la gioia tricolore dello scorso anno, non è riuscita a tener testa alle aspettative dei tifosi e dagli esperti del settore. Errori di programmazione, sommati a prestazioni sottotono da parte dei giocatori, hanno portato a dire addio, passo dopo passo, agli obiettivi prefissati. A tre giornate dalla fine del campionato, dunque, la classifica recita 51 punti con Champions League 2025 già salutata matematicamente. In questo scenario, l’unica speranza di tornare in Europa è dunque quella di raggiungere il settimo posto, distante 5 punti, e qualificarsi in Conference.

© Il Mio Napoli – Foto Marco Bergamasco

L’unica speranza d’Europa è la Conference League

Un bottino misero, rispetto alle ambizioni, che permetterebbe però di mantenere vivo il primato di unica squadra italiana ad essersi sempre qualificata alle competizioni continentali nelle ultime 14 stagioni. Al record, seppur simbolico, sembra essere molto legato il presidente Aurelio De Laurentiis. Da quello che trapela, infatti, il patron azzurro avrebbe grande piacere nel garantire l’ennesima annata europea a suoi, emblema di una gestione solida e capace di mantenere la centralità del club nel calcio che conta. Oltre ADL, anche Calzona pare essere particolarmente motivato da questo traguardo. Il tecnico, che ha raccolto l’eredità di una stagione storta senza riuscire ad invertire la rotta, non verrà riconfermato la prossima estate. Per tale motivo vuole chiudere la sua breve esperienza in azzurro regalando una gioia sia alla piazza che alla dirigenza che gli ha dato fiducia.

Se, quindi, guida tecnica e società sembrano remare dalla stessa parta, lo stesso non può dirsi dei giocatori. Chiamati a dare risposte a più ripetute in questa annata, hanno sempre mancato l’appuntamento decisivo. Nelle ultime uscite, poi, l’atteggiamento svogliato è stato evidente a tutti. La squadra sembra completamente svuotata da qualsiasi motivazione e scende in campo solo per dovere. La sensazione generale è che il gruppo si stia semplicemente trascinando verso la rivoluzione estiva in cui ognuno trarrà le proprie conclusioni e deciderà per il futuro. Tranne qualche isolata eccezione, ad esempio Osimhen, sia i leader che i giocatori meno centrali del progetto stanno snobbando la Conference. Per tanto, a meno di un cambio di direzione nelle ultime tre uscite e Lazio permettendo, l’anno prossimo il Napoli non raggiungerà l’Europa. Un’involuzione inspiegabile considerando il tricolore che ancora brilla al centro della maglia azzurra.

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