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Paoletti: “Molte squadre investono tanto perchè possono indebitarsi, il Napoli no. Vi spiego”

Simone Meola
Simone Meola
3 Min di lettura
© SSC Napoli

L’ex dirigente del Napoli ha parlato della squadra azzurra, facendo riferimento anche alle scelte societarie

Pierpaolo Paoletti, ex dirigente del Napoli, è intervenuto nel corso di Radio CRC soffermandosi sulla stagione della squadra azzurra sino a questo momento. Queste le sue dichiarazioni: “Se dovesse vincere tutte e 4 le partite arriva a 62 punti il Napoli, l’anno scorso questi punti sono valsi la Conference League. Gli infortuni muscolari di quest’anno? Prosegue Paoletti – E’ una cosa accaduta anche ad Allegri alla Juventus alla quale nessuno ha saputo dare spiegazioni. Accade anche a Napoli? È una cosa che dovrebbero spiegare. Alla base di tutto questo c’è una componente psicologica-emotiva. Nel calcio si vince, si perde e si pareggia, quindi si esprime un’opinione. Ma questa opinione non può discostarsi da quello che accade in società. Dopo esserci stato posso dire che ciò che non accade dietro la scrivania, non accade in campo. Poi ci sono delle eccezioni come quella dello scudetto. Bisogna ringraziare Spalletti che ha dichiarato che i suoi collaboratori gli consigliarono di andare via l’anno prima dello scudetto. La società produce lo spettacolo calcio e come obiettivo deve avere il risultato sportivo tenendo presente le proprie possibilità. Le possibilità del Napoli vanno di pari passo con lo spessore della società”.

Le parole di Paoletti sulla società partenopea, facendo riferimento al presidente De Laurentiis:

“Il Napoli ha un fatturato basso, legato ai risultati sportivi. Qual è il programma di De Laurentiis nella volontà di rincorrere il risultato sportivo facendo crescere il fatturato del Napoli? Deve cambiare una logica e credo che non cambierà. La logica è di esprimere un asset che segue gli interessi individuali. Se non c’è una volontà di passare dall’interesse individuale all’interesse di società, il Napoli non riuscirà mai a fare il salto rientrando nell’omero dei grandi club italiani. Da una parte abbiamo 4/5/6 club che hanno investito tanto. I club che possono indebitarsi, lo fanno perché hanno strutture, patrimonio, cose che De Laurentiis non ha mai voluto fare. Percassi ad un certo punto, nonostante le 6 qualificazioni europee negli 8 anni di Gasperini, ha sentito il bisogno di cedere delle quote societarie. Prima, però, aveva una struttura di grande competenza. Per vincere il campionato servono soldi, competenza e un ambiente coeso. La finalità di un’azienda che produce calcio è il risultato sportivo. De Laurentiis vuole fare il padrone. È il padrone, può fare quello che vuole, ma deve investire sulle scelte tecniche”.

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