Ad imageAd image

Morte Maradona, nuove evoluzioni sul caso

Alessandro Caterino
Alessandro Caterino
2 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Nuovo rapporto medico sul caso: questo nuovo scenario genera incertezze sulla procedura applicata contro gli otto imputati

Sono passati quasi quattro anni dalla morte di Maradona, che ha sconvolto il mondo del calcio. Il decesso è avvenuto nella clinica Olivos di Buenos Aires, con gli operatori sanitari che si sono resi inefficaci. Tuttavia proprio su quest’ultimi, è attiva un’accusa di omicidio da parte dei pubblici ministeri. Si sospetta che la cura seguita dal Pibe De Oro sia stata irregolare: gli imputati in questione quindi rischiano una pena detentiva da otto a venticinque anni. Tuttavia, come riporta il Corriere Dello Sport, c’è un nuovo scenario che si può rivelare decisivo. E’ arrivato un nuovo rapporto medico, che genera incertezze sul procedimento applicato contro gli otto imputati. Il neurochirurgo, Leopoldo Luque, che si è occupato dell’intervento delicato di Maradona, ha mandato uno esperto a condurre studi approfonditi per poter rispondere alle accuse. In merito è intervenuto anche il medico legale, Pablo Ferrari, che ha dato ulteriori approfondimenti: il battito accelerato di Maradona, era di origine naturale oppure era dovuto da possibili agenti esterni (si fa riferimento alla droga, in particolare alla cocaina, che Maradona aveva assunto in passato).

Fonte: Corriere Dello Sport

TAG:
Condividi questo articolo