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Calzona: “ADL un fiume in piena. Allenare il Napoli è un orgoglio, lo seguivo già da piccolo”

Mauro Cucco
Mauro Cucco
4 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Dopo la conferenza stampa di ieri, antivigilia di Napoli-Roma, Francesco Calzona ha rilasciato un’intervista esclusiva su DAZN in cui ha ripercorso le tappe della sua esperienza da subentrante sulla panchina del Napoli: “La vittoria con la Juve è la soddisfazione principale. Far felici i tifosi, almeno per una sera è stato bello anche se a me interessavano i punti. Non scopro io la rivalità che c’è con la Juventus anche se da quando alleno il Napoli, amici juventini vengono a vedere il Napoli e tifano per il Napoli. Un amico tifoso juventino mi ha atteso a fine partita e piangeva dalla gioia per me”. 

Sul rapporto con De Laurentiis: “Ho parlato con lui a lungo durante il viaggio verso Napoli, è un fiume in piena. Si comporta benissimo con me, è gentile e mai invadente, sono felice del rapporto che ho con lui”.

Sulla passione per il Napoli: “Io il Napoli lo guardavo da piccolo, venivamo in treno da minorenni con gli amici. Il mio idolo era Palanca. Allenare il Napoli è un orgoglio. È la terza volta che torno, non mi stanco mai, mi sento in debito con la città. Non viviamo un periodo bellissimo, ma quando cammini per strada tutti ti incoraggiano con una pacca sulla spalla e non succede ovunque”.

Su Osimhen e Kvaratskhelia: “Madre natura gli ha dato qualità sopra la media, gli sto addosso per fargli capire che il calcio è anche altro, ma sono fantastici ed è un piacere allenarli per qualità tecniche e fisiche. Possono vincere il Pallone d’oro. Possono migliorare ancora tanto, qualcosa gli manca ma sta a loro”.

Su Lobotka: “Ha un’intelligenza unica, in campo e fuori. In campo non c’è bisogno di ripetere l’esercitazione, lui capisce già alla prima volta, è un professionista serio, arriva alle 8 al centro e va via ultimo”.

© Il Mio Napoli – Foto Marco Bergamasco

Su Di Lorenzo: “Giovanni è uno dei terzini più forti d’Europa, abbina semplicità nei rapporti e qualità umane uniche. A me piacciono quelli che parlano poco come lui, quasi timido ma è stato il capitano di uno Scudetto storico. Quest’anno come tutti ha subito un anno travagliato, ma quattro, cinque mesi non al meglio non cancellano il suo attaccamento e le sue qualità”.

Calzona in estate guiderà la Slovacchia ad Euro 2024: “L’obiettivo l’abbiamo già raggiunto, non siamo una nazionale che può pensare di arrivare chissà dove, ma vogliamo passare il turno e poi avremo un’altra possibilità a quel punto. Se non dovesse essere così, non sarebbe un fallimento. La Slovacchia è un piccolo paese, non ha un bacino enorme di calciatori, quasi tutti giocano all’estero, già la qualificazione è importantissima”.

Su De Rossi: “Non lo conosco, dicono fosse già un allenatore da giocare e sta dimostrando che è vero. Sta facendo grandi cose alla Roma, hanno tante competizioni e stanno facendo tanti punti, posso dirgli solo bravo”. 

Quali sono i cinque giocatori più forti dell’era De Laurentiis?CavaniLavezzi,Hamsik, Higuain, Insigne, Mertens, Callejon. Hamsik è eleganza, bellezza. Avrei pagato 50 euro per ogni allenamento perché era bello vederlo. Calcia con entrambi i piedi, è elegante nella corsa, poi siamo amici e amo il suo carattere. Comunica senza parlare e mi piacciono le persone così”.

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