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Le richieste di Garcia non sono mai state ascoltate, voleva anche una multa per Osimhen dopo Bologna

Rocco Infante
Rocco Infante
2 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Per sostituire Kim avrebbe voluto Danso

Il Mattino si è soffermato sull’avventura a Napoli di Rudi Garcia, ex allenatore azzurro. L’allenatore francese ora è a casa sua, sulla Costa Azzurra. Da qualche mese, ha ripreso anche a vedere le gare del Napoli e di tutta la serie A. Dal primo luglio potrà accasarsi nuovamente in una nuova squadra: il contratto con gli azzurri scade a fine stagione, c’era l’opzione di rinnovo a favore del Napoli per il secondo anno che non verrà esercitata. L’Empoli è stato il suo capolinea, durante tutta la sua esperienza azzurra non è mai stato ascoltato. Garcia nonostante avesse detto che voleva Danso, si è ritrovato Natan. Non se ne è mai lamentato. Aveva un compito: creare uno spartiacque tra il primo e il dopo. De Laurentiis ha avuto solo una richiesta: valorizzare Raspadori. E lui ci ha provato in ogni modo. Un grande errore: puntare su Rongoni e far partire Sinatti. Chissà se pure lui se ne è mai pentito. Spingeva, inutilmente, per i rinnovi dei big: Kvara, Osimhen e Zielinski. Tutto inutile. Avrebbe voluto, Garcia, una multa per Osimhen dopo “il vaffa” a Bologna. Non lo ascoltarono. Come praticamente mai. Per centocinquanta giorni.

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