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Il caso Acerbi-Juan Jesus allontana l’ipotesi Raspadori all’Inter

Mauro Cucco
Mauro Cucco
2 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Il caso Acerbi-Juan Jesus, oltre alla liberazione del difensore nerazzurro, avrà inevitabilmente delle conseguenze. Queste si estenderanno a vari ambiti, incluso il calciomercato. Sì, perché a questo punto diventa più complicato per l’Inter perseguire l’obiettivo Giacomo Raspadori. Lo rivela l’edizione odierna del Corriere dello Sport. Al club nerazzurro non basta l’iraniano Taremi (a parametro zero dal Porto) per rinforzare il reparto d’attacco e Raspadori, sotto questo aspetto, è considerato un potenziale rinforzo ideale: è giovane (24 anni), italiano, e versatile, potendo giocare sia come prima che come seconda punta. Ma, se già in precedenza era considerato difficile sedersi ad un tavolo con De Laurentiis, ora, dopo gli ultimi eventi, lo scenario è diventato ancora più complicato.

Come Acerbi e Juan Jesus si sono trovati su posizioni opposte, così anche Inter e Napoli hanno sostenuto i propri giocatori, seppur in modi diversi. In modo più esplicito il club partenopeo, che ha rilasciato un comunicato molto duro dopo la sentenza del Giudice Sportivo. In modo meno evidente la società nerazzurra, che ha evitato di esporsi ma ha comunque supportato Acerbi in ogni fase. Davanti a questo scenario, dunque, è lecito chiedersi se De Laurentiis accetterà mai di cedere Raspadori all’Inter. Il massimo dirigente azzurro ha sempre opposto resistenza alle richieste di acquisto dei suoi giocatori da parte di club diretti concorrenti. Ha sempre preferito vendere all’estero piuttosto che in Serie A.

Non è stato felice neanche del tentativo di Marotta e Ausilio di assicurarsi Piotr Zielinski in scadenza di contratto, che hanno convincendo il giocatore a cambiare maglia a fine stagione. Zielinski è stato di fatto escluso dalla lista Champions e ha perso il posto da titolare.

Fonte: Corriere dello Sport

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