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Zé Maria: “Il caso Juan Jesus-Acerbi? A quest’ultimo bastava riferire la verità”

Simone Meola
Simone Meola
3 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

L’ex calciatore ha parlato del caso Juan Jesus-Acerbi

Zé Maria, ex calciatore e allenatore brasiliano, è intervenuto in onda su Radio Kiss Kiss Napoli soffermandosi sul caso Juan Jesus-Acerbi verificatosi nel precedente incontro di Serie A tra Inter e Napoli, dove il difensore nerazzurro avrebbe rivolto insulti a sfondo razzista nei confronti del centrale del club partenopeo.

“Mi meraviglio che succedono ancora quieste cose tra colleghi e nel mondo del calcio in gemerale. Predichiamo sempre che ci sia fratellanza anche tra noi giocatori, e poi vediamo queste cose. Siamo tutti bravi a parlare e poco bravi ad eseguire. Quello che è successo tra Juan Jesus ed Acerbi per me è molto chiaro. Poche volte ho visto Juan arrabbiarsi, ha parlato con l’arbitro che sicuramente ha sentito e se non l’ha sentito ha sicuramente visto Acerbi che chiede scusa, ma scusa per cosa? Ad Acerbi bastava solo riferire la verità, riportare quello che aveva detto. Una società deve sempre proteggere i suoi giocatori, il Napoli sta facendo bene a farlo.

A me è successo che qualche tifoseria non mi ha volluto per il colore della mia pelle – prosegue Zé Maria – quando dovevo andare al Verona ed uscì la voce sui giornali, giocavo nel Perugia il mio procuratore era Pastorello e mi avvisò della reazione dei tifosi dell’Hellas contro di me. A quel punto non mi è interessato più andare al Verona. Poco tempo, quando è venuto fuori il caso Maignan, ho incontrato Thuram ed altri personaggi del calcio che sono stati vittime di razzismo ed abbiamo concordato che nel periodo in cui giocavamo noi non abbiamo avuto il coraggio di denunciare. Dovevamo avere la forza di uscire dal campo, i giocatori che subivano quegli insulti o l’intera squadra di appartenenza, magari provando ad avere anche l’appoggio dei nostri avversari. Avremmo dato un segnale molto importante alla società ed anche alla tifoseria che ci stava offendendo. Sarebbe stato un segnale di forte unione. Il calcio avrebbe potuto dare un segnale molto forte nella sensibilizzazione verso un fenomeno brutto come il Razzismo. Il Napoli fa bene a reagire in questo modo e difendere Juan Jesus.”

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