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Carburante sottocosto evadendo l’Iva: il maxi sequestro in Campania e Lombardia

Simone Meola
Simone Meola
1 Min di lettura

Operazione della finanza e sgominata un’associazione a delinquere che vendeva carburante sottocosto

I finanzieri di Bologna, Napoli e Roma, coordinati dalla Procura Europea hanno notificato cinque arresti ai domiciliari, tre obblighi alla polizia giudiziaria ma soprattutto sequestrato beni per circa 300 milioni di euro intestati a 59 persone e 13 imprese, in seguito alla scoperta: un’associazione a delinquere vendeva carburante sottocosto evadendo l’Iva. Il carburante venduto in Italia veniva importato principalmente dalla Slovenia e dalla Croazia: per concretizare la maxi frode finalizzata all’evasione dell’imposta sul valore aggiunto venivano utilizzate 41 società “cartiere” con sede in Campania e Lombardia che avrebbero fatturato operazioni inesistenti per oltre un miliardo di euro, realizzato così un’evasione dell’Iva da circa 260 milioni. La banda di evasori era composta da dieci persone, molti legati da vincoli di parentela: al vertice della filiera societaria c’era una società con sede a Rovigo dove veniva trasferito maggior parte del carburante. L’operazione è stata condotta dai Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria di Verbania, Rovigo, Roma, Napoli e Caserta, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e con il II Gruppo Napoli.

Fonte: Ansa

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