Il caso Horner sta creando agitazione anche nel mercato degli ingegneri
Le acque in Red Bull sono tutt’altro che calme con il caso Horner che tiene banco. Le ultime notizie hanno visto la sospensione della dipendente del team che aveva sporto denuncia interna nei confronti del team principal. Il momento di incertezza, per quanto minimizzato dallo stesso Max Verstappen, “concentrato solo sulle performance della sua RB20”, ergo spettatore apparentemente poco interessato alla querelle che vede tra i protagonisti anche il padre Jos opposto appunto a Horner, pare essere comunque sfruttato dai team rivali mettendo in atto una corte sempre più serrata a vari membri del team di Milton Keynes. E anche la Ferrari si sta muovendo.
Secondo indiscrezioni sempre più insistenti e concordanti, il Cavallino avrebbe intensificato i contatti soprattutto con alcuni componenti dell’ufficio tecnico del team campione del mondo. Più nel dettaglio, si tratterebbe di un “assalto al cerchio magico” costituito dai tecnici che lavorano a stretto contatto con il direttore tecnico Pierre Wachè, il braccio destro di Adrian Newey. Sembra si tratti di almeno tre figure, che occupano nella catena di comando tecnica la cruciale posizione di ingegnerizzazione e definizione di dettaglio degli sviluppi previsti sulla monoposto.
Fonte: Gazzetta dello Sport