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Trotta: “La partita con il Barcellona si prepara in automatico. Ho visto troppi errori”

Alessandro Caterino
Alessandro Caterino
3 Min di lettura

L’ex giocatore azzurro dice la sua sul match di Champions dei partenopei con i blaugrana

Ivano Trotta, durante la trasmissione 1 Football Club su 1 Station Radio, ha voluto spendere qualche parola sul match di Champions finito in parità del Napoli: “Come era preventivabile, il nuovo allenatore non ha potuto incidere. Sono partite che, a mio avviso, si preparano in automatico. Il Napoli ha affrontato il Barcellona meno competitivo degli ultimi anni. Aver rischiato così tanto nella prima mezz’ora è stato preoccupante. Ho visto errori abbastanza clamorosi. Il presidente si è assunto le proprie responsabilità per quanto accaduto in questa stagione, anche se credo anche i calciatori debbano cominciare ad assumersi qualche colpa. Ci sono atteggiamenti che non lasciano ancora intravedere la voglia di cambiare rotta”.

Trotta si sofferma su Kvara: “Anche la reazione di Kvara alla sostituzione è discutibile. La sua esternazione potrebbe avere tante spiegazioni. Tuttavia, protestare ad una sostituzione, in una situazione come quella del Napoli, non può essere un segnale positivo. Il Napoli non ha bisogno di questo. D’altronde, non è stato un Kvara brillante”.

Sul supporto della dirigenza: “La società è la stessa che lo scorso anno ha vinto lo scudetto. È andato via Kim, l’allenatore, ma gli interpreti sono gli stessi. Da ex calciatore vi dico che, se entri in un mood così negativo, fai fatica ad uscirne. Ciò detto, ci sono degli stimoli che vanno oltre il cambio in panchina. Deve scattare qualcosa tra i calciatori, sono loro a fare la differenza. Il terzo allenatore non può far bene a nessuno. Ripeto, pertanto, che la compartecipazione dei giocatori nel momento del Napoli è importante”.

Sulla cosa è mancato a questo Napoli per lottare per il titolo “Quello che è mancato alle rivali dello scorso anno per lottare con il Napoli. Dunque, poter vantare solidità difensiva, prolificità in fase realizzativa e continuità di prestazione. È quel che sta facendo l’Inter quest’anno, replicando quanto realizzato dagli azzurri con Spalletti”.

Su Cajuste: “Ad oggi non è giudicabile. Cajuste fa fatica in un contesto come questo. La valutazione avrebbe potuto essere più veritiera in un contesto come quello dello scorso anno. Quando le difficoltà sono di squadra la cosa è più preoccupante. Il calciatore svedese, dunque, sta pagando il momento e le prestazioni di tutto il collettivo”.

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