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Manfredini su Osimhen: “Certi giocatori vanno oltre le gerarchie e le condizioni fisiche”

Alessandro Caterino
Alessandro Caterino
2 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

L’ex giocatore del Genoa si esprime sulla situazione a Castel Volturno

Christian Manfredini, durante la trasmissione radiofonica 1 Football Club su 1 Station Radio, è intervenuto per dire la sua sul periodo in casa Napoli: “Nel calcio le gerarchie sono importanti. Tuttavia, ricordo quando giocavo nella Lazio, puntualmente, prima di ogni derby, sembrava che Totti non dovesse giocare a causa di infortuni o risentimenti. Quindi, a rigor di logica avrebbe dovuto giocare chi era più in forma ma, alla fine, Francesco c’era sempre. Naturalmente, dipenderà dalle condizioni del nigeriano e dalla volontà del mister, tuttavia, certi giocatori vanno oltre le gerarchie e le condizioni fisiche. Parliamo di Osimhen, anche se l’aspetto fisico incide sul suo modo di giocare, sarà il calciatore ad avere l’ultima parola”.

Manfredini si sofferma su Napoli-Genoa: “Genova è una piazza calda, appassionata, la ricordo con affetto. Credo stiano facendo un buon lavoro, un buon progetto. Gilardino è un allenatore giovane ma anche il tecnico giusto per programmare. Il prossimo anno si può pensare di fare qualcosa in più. Vedo entusiasmo e, quando c’è, si lavora sempre bene. Se mi aveste fatto questa domanda lo scorso anno, avrei sicuramente detto il Napoli. Quest’anno, però, è un Napoli molto discontinuo. È una gara aperta, seppur disputata nell’atmosfera calda del Maradona”.

Su Retegui: “Ha potuto anche giocare in Nazionale. È un bel dualismo, avere concorrenza ed ottimi giocatori in un reparto può afre soltanto bene. Una società come il Genoa, però, è destinato a vendere giocatori di qualità. I rossoblù, però, hanno il merito di averli valorizzati”.

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