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Graziani: “A me piaceva di più la difesa a quattro, il gioco propositivo della scorsa stagione”  

Alessandro Caterino
Alessandro Caterino
3 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

L’ex giocatore fa il punto sulla sconfitta degli azzurri a Riyadh

Francesco Graziani, durante la trasmissione Forza Napoli Sempre su Radio Marte, è intervenuto per parlare della sconfitta in Supercoppa del Napoli: “Sembrano passati cinque anni e non pochi mesi dalla vittoria meravigliosa della scorsa stagione. Io chiederei questo al Presidente. Eravamo abituati a vedere un Napoli completamente diverso anche in situazioni difficili: nessuno si aspettava che vincesse di nuovo il campionato, ma quella squadra lì è sparita. Mi è sembrato che il Napoli a differenza dell’Inter volesse aspettare i rigori, chiudendosi a riccio e sperando fino all’ultimo che l’Inter non facesse gol. L’arbitro ha sbagliato su Calhanoglu non espellendo. Simeone, la cui prima ammonizione non credo ci fosse, non doveva concedergli però la seconda: doveva essere più furbo, la sua espulsione ha complicato la partita del Napoli, che comunque ha lottato e provato a resistere arrendendosi solo al 91’. Cosa porta di buono”.

Graziani si sofferma sulla possibile ripresa in campionato degli azzurri: “Bisogna capire se questa squadra riuscirà a mantenere i risultati con questo cambio modulo che ha fatto vedere anche buone cose in Arabia. A me piaceva di più la difesa a quattro, il gioco propositivo della scorsa stagione. Ora c’è Lazio-Napoli, con gli azzurri in piena emergenza. Per Mazzarri, è un momento difficile ma bisogna cercare di fare il meglio provando a portare a casa un risultato positivo. Chi gioca deve raddoppiare le forze e cercare di dare il meglio. Questa è una partita che conta molto per il futuro: il Napoli non può permettersi di perdere all’Olimpico con la Lazio. Le scelte estive non sono state giuste, se a pochi mesi dalla vittoria del campionato si pensa di cedere cinque giocatori che hanno contribuito alla vittoria del titolo”.

Su Gigi Riva: “Gigi Riva un simbolo straordinario per l’Italia e per la Sardegna; che ha sposato in toto. Gigi è nato in Lombardia ma si è identificato con la terra e la gente della Sardegna. Persona pulita, meravigliosa, mai una polemica: perdiamo una persona straordinaria, ma rimane il suo ricordo e tutto quello che c’ha lasciato”.

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