Ad imageAd image

Cannavaro: “Mazzarri può prendersi la rivincita in Supercoppa 12 anni dopo”

Simone Meola
Simone Meola
3 Min di lettura
© Fondazione Ferrara-Cannavaro

L’ex centrale del Napoli ha parlato della squadra azzurra

Paolo Cannavaro, ex difensore centrale del Napoli dal 2009 al 2013, di cui è stato capitano, ha concesso un’intervista a Il Mattino parlando della squadra azzurra, facendo riferimento al cambio modulo adottato da Mazzarri in occasione della semifinale di Supercoppa, alla difesa e senza tuttavia trascurare il proprio vissuto all’ombra del Vesuvio. Queste le sue dichiarazioni:

Il cambio modulo a Riad? Mazzarri ha proposto il tipo di calcio che conosce meglio e che la squadra aveva bisogno di fare in questa fase. Ha percepito il momento sul piano tattico e fisico. Prima della semifinale di Supercoppa il Napoli era una squadra che subiva gol e non ne faceva, l’altra sera se n’è vista un’altra: più sicura e coesa, non ha concesso nulla agli avversari”.

La difesa è cambiata?

“La fase difensiva, magari. Ma questo non vuol dire che il Napoli abbia pensato a difendersi: i cinque schierati là dietro erano aggressivi, non attendisti. Tutti non vedevano l’ora di recuperare palla e ripartire. Visto Juan Jesus? Si è spinto fino alla metà campo e ha dato l’assist a Simeone. Si è esaltato tutto il gruppo in campo, non il singolo giocatore”.

Un paragone con il Napoli di Cannavaro e quello del presente:

“Lo spirito è quello, al di là di chi gioca: l’ho notato anche nell’esultanza dopo i gol”.

Mazzarri non esclude il ritorno al 4-3-3: il pensiero dell’ex centrale del Napoli

Ha tirato fuori le sue conoscenze, che certamente non sono limitate a un modulo. Quando si è presentato a Napoli, ha spiegato che avrebbe voluto portare avanti quella idea. Se ci riusciamo, bene. Altrimenti, seguiamo un’altra strada nell’interesse della squadra. Siamo tutti figli del risultato”.

Successivamente ha parlato di Zerbin, di cui l’ex allenatore ha fatto riferimento all’eccesso di “esterofilia”:

“Posso assicurare che nei vivai e nelle categorie inferiori ci sono tanti italiani più forti degli stranieri. Non ci siamo dimenticati di come si gioca, ci siamo invece dimenticati di fare giocare i giovani, di concedere la possibilità di sbagliare e crescere. E gli spazi si riducono anche nelle formazioni giovanili. Noi abbiamo una cultura calcistica che deve essere valorizzata”.

Cannavaro ha concluso parlando della finale di Supercoppa tra Napoli e Juventus nel 2012 a Pechino:

“Il destino quasi permette a Mazzarri di prendersi una rivincita dopo 12 anni. Certo, l’ambiente di Riad non è esaltante: per la partita contro la Fiorentina c’erano 9700 spettatori, squadre della nostra Serie C ne fanno molti di più. Nelle gare di Coppa Italia si sono riempiti tutti gli stadi italiani, soprattutto di bambini, i tifosi del futuro: perchè non giocarla qui la Supercoppa?

Condividi questo articolo