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Mazzarri chiama, Simeone risponde presente: una rete e tanta sostanza nella gara del cholito

Gianmarco Ruocco
Gianmarco Ruocco
3 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Giovanni Simeone ha sbloccato il match di Riyad contro la Fiorentina. Una rete pesante che ha consegnato l’accesso alla finale. Oltre al gol, però, a convincere è stata l’ottima prestazione nel complesso

Giovanni Simeone è stato uno dei protagonisti della semifinale di Supercoppa Italiana. Il cholito ha vinto il ballottaggio con Raspadori per una maglia da titolare ed è stato bravo a non sprecare l’occasione offerta da Walter Mazzarri. Sua la rete dell’1-0, che ha aperto le danze, ma in generale a convincere è stato l’atteggiamento e la prestazione nel complesso. L’ex Hellas, infatti, è stato molto bravo a lavorare sulle seconde palle ed ha offerto un appoggio importante permettendo l’adozione di un piano gara inedito. La scelta del tecnico di aspettare l’avversario, adottando una tattica basata sulla difesa e ripartenza, è stata possibile proprio grazie alla grande applicazione offerta da Simeone.

© Il Mio Napoli – Foto Marco Bergamasco

Una nuova opportunità tattica, dunque, che potrebbe aprire possibilità inedite per il cholito

Il suo minutaggio in questa stagione, difatti, è stato ben al di sotto delle aspettative. Rudi Garcia, prima, e Mazzarri poi hanno sempre dimostrato di vedere meglio Raspadori nel ruolo di vice Osimhen. Così, mentre l’ex Sassuolo, complice le numerose assenze della punta nigeriana, ha avuto numerose opportunità, l’attaccante argentino è stato spesso in panchina a vedere i compagni non brillare. Nonostante il poco spazio, e le notizie relative ad un possibile trasferimento nella sessione di gennaio, Simeone ha mantenuto sempre un forte livello di professionalità. Dimostrandosi, quindi, un esempio per i propri compagni.

Quando impiegato, però, ha sempre saputo farsi trovare pronto. In questo senso, oltre alla rete decisiva di ieri sera, basti pensare alle altre partite che lo hanno visto giocare titolare. Nelle cinque volte in cui è stato impiegato dal 1′, compreso il match di Riyad, ha sempre lasciato il segno. Contro il Lecce, in cui ha disputato solo 45 minuti, ha portato bene visto che il Napoli ha ottenuto il successo per 0-4. In casa contro il Real Madrid, nonostante la sconfitta, ha saputo sfruttare l’occasione capitata segnando il proprio nome sul tabellino finale. Nella debacle interna di Coppa Italia contro il Frosinone aveva segnato, la rete è poi stata annullata per una errata chiamata dell’arbitro. In ultimo nel match di Salerno contro i granata è stato bravo a procurarsi il rigore del pareggio, poi trasformato da Politano.

Se, parafrasando Agatha Christie,: “Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”, non ci sono più dubbi su chi meriti l’investitura come vice Osimhen. Di fatto non ci si inventerebbe niente di nuovo, ma si ritornerebbe solo alle gerarchie già adottate (con ottimi risultati) da Spalletti lo scorso anno.

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