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Torino-Napoli: gli azzurri segnano poco, i granata subiscono meno

Gianmarco Ruocco
Gianmarco Ruocco
4 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Il Napoli da quando è arrivato Mazzarri ha segnato solo 8 gol. Il Torino è la quarta miglior difesa del campionato. A questo si somma l’assenza di Osimhen. Per l’attacco azzurro contro i granata non sarà facile

Il Napoli è atteso dalla gara contro il Torino. Un match ostico in cui la squadra di Mazzarri è chiamata a fare risultato per riscattare le prove deludenti delle ultime giornate. Da temere, in particolare, il valore dell’avversario, soprattutto nella metà campo difensiva. I granata, infatti, hanno costruito sulla propria retroguardia il bottino di punti conquistati in questa stagione. Con i 18 gol subiti, in altrettante giornate, rappresentano la quarta miglior difesa del campionato (a pari di Fiorentina e Monza), dietro alle ben più quotate Inter e Juventus e alla sorpresa Bologna.

Il segreto della fase difensiva del Torino è da ricercare sia nella struttura del piano di gioco e sia nel valore dei singoli. Buongiorno, su tutti, si sta dimostrando sempre più un centrale affidabile, tanto da fare gola a numerosi top club. Se a questo si somma la perenne emergenza di reparto e l’assenza di un pilastro come Shuurs, i numeri diventano sempre più impressionanti. Fondamentale, dal punto di vista tattico, è il lavoro del centrocampo sempre pronto ad abbassarsi e fare da filtro così da non lasciare mai i propri compagni scoperti o in inferiorità numerica.

La sfida di scardinare la difesa del Torino, dunque, non è di facile portata per nessuno. Per il Napoli della gestione Mazzarri, poi, la china sembra quasi insormontabile. Da quanto è arrivato il tecnico toscano, infatti, in nove partite, tra tutte le competizioni, le reti segnate sono state a malapena 8. I dati si fanno ancor più preoccupanti se si considera che in ben 5 match, tra quelli sopracitati, il tabellino azzurro è rimasto a quota 0. Nel caso dei granata, invece, nelle ultime 9 di campionato le reti subite sono state solo 6.

© Il Mio Napoli – Foto Marco Bergamasco

In questa situazione così complessa, l’assenza di Victor Osimhen di certo non aiuta a bilanciare gli equilibri. La scelta del sostituto, dunque, dovrà essere ben valutata da Mazzarri. Mettere in campo Simeone permetterebbe alla squadra di avere una maggior profondità e contrastare la fisicità della difesa avversaria. Al tempo stesso, però, i centrali granata hanno dimostrato di saper contenere bene le prime punte “classiche”. Raspadori, al contrario, potrebbe avere l’estro e l’imprevedibilità necessaria per non dare punti di riferimento e rompere gli schemi di gioco del Torino. Il rischio, però, è che l’ex Sassuolo venga fagocitato tra le maglie della retroguardia di Juric e non riesca mai a vedere la palla. Così presentato, dunque, il match difficilmente finirà con un over, ma nel calcio le sorprese sono sempre dietro l’angolo e di sicuro il Napoli ha le qualità per trovare la via del gol.

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