Ad imageAd image

Scarlato: “Per la difesa Dragusin è un giocatore che sta facendo benissimo”

Matteo Calitri
Matteo Calitri
3 Min di lettura
© Genoa CFC

In un’intervista a Radio Marte, Gennaro Scarlato ha condiviso la sua opinione riguardo al sistema difensivo del Napoli: “C’è un po’ di delusione da parte dei tifosi per le notizie sul malcontento dei calciatori? Mi auguro il Napoli si riprenda presto – ha detto il doppio ex di Torino e Napoli e allenatore del Pompei nel corso di Forza Napoli Sempre in onda su Radio Marte – ma è vero che c’è un malcontento generale, con tanti calciatori che non si sentono considerati e forse hanno voglia di provare nuove esperienze. La situazione si riflette anche sul campo.


Mazzocchi? È un giocatore di esperienza in Serie A e Nazionale, si aggiunge ai giocatori della rosa. Con lui Mazzarri potrà cambiare anche sistema di gioco, è duttile e può mettersi a disposizione. Per la difesa Dragusin è un giocatore che sta facendo benissimo, fisico, combattivo, attento. Può servire, è attenzionato da tante squadre. Mazzarri potrebbe ridisegnare la difesa schierando la difesa a tre: i difensori con le caratteristiche giuste ci sono; quindi, è un sistema di gioco che si può adottare.


Kvaratskhelia giocatore meno tutelato della Serie A? Se lo metti sugli esterni con le spalle alla porta è più soggetto all’intervento dei difensori. Metterlo più al centro potrebbe essere una soluzione per dargli maggior spazio. Potrebbe giocare anche dietro Osimhen, in futuro, muovendosi tanto sulla trequarti. Mazzarri già ha provato qualcosa del genere. In un 3-5-2 Kvara può giocare alle spalle della punta, certo limitandone un po’ il dribbling ma permettendogli di liberarsi per il tiro e per l’assist.

Raspadori o Simeone al posto di Osimhen? Nelle gerarchie è avanti Raspadori, ma Simeone ha sempre fatto bene quando chiamato in causa. Difficile replicare la stagione di Spalletti a meno che non si prenda un allenatore con le stesse idee di Spalletti. Quel Napoli aggrediva molto nella metà campo avversaria: oggi non si vede più non perché i calciatori abbiano dimenticato come si fa, ma perché le indicazioni che ricevono i calciatori probabilmente sono diverse, oltre ad avere una fase difensiva differente rispetto a quella della passata stagione”.

Condividi questo articolo