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Trump alza i toni: “I migranti avvelenano il sangue Usa”

Matteo Calitri
Matteo Calitri
2 Min di lettura

In vista delle primarie repubblicane, Donald Trump intensifica la sua retorica incendiaria, ignorando le polemiche e cercando di radicalizzare lo scontro con i rivali all’interno del suo stesso partito. La prima tappa in Iowa il 15 gennaio si avvicina, e l’ex presidente alza i toni delle sue dichiarazioni, suscitando controversie e dividendo l’opinione pubblica. A Durham, New Hampshire, Trump ha ripetuto le sue accuse contro gli immigrati, definendoli coloro che “avvelenano il sangue dell’America“. Senza fornire prove concrete, ha sostenuto che il numero reale di persone nel Paese sarebbe molto più alto di quanto indicato, annunciando la promessa di una “grande espulsione di massa” in caso di ritorno alla Casa Bianca. La minaccia di un nuovo ‘Muslim ban‘ è stata altresì lanciata, alimentando le polemiche sulle politiche migratorie.

Trump ha elogiato Kim Jong-un, definendolo “very nice“, e ha invocato Vladimir Putin per sostenere le sue posizioni contro le accuse di caccia alle streghe. Nel frattempo, le contestazioni demoscopiche alimentano la frustrazione di Joe Biden e del suo entourage, che nonostante il dissenso contesta la validità dei sondaggi. La tensione cresce mentre l’America si avvicina alle primarie repubblicane, evidenziando una polarizzazione sempre più marcata nella scena politica.

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