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Ministro Abodi: “Serve davvero un patto per gli stadi e vi spiego il perchè”

Gianmarco Ruocco
Gianmarco Ruocco
2 Min di lettura

Andrea Abodi, Ministro dello Sport, ha parlato a margine dell’evento “Campi aperti, tra mercati e diritti”. Nel corso del suo intervento il rappresentante dell’esecutivo ha parlato della questione stadi sul territorio nazionale: “L’obiettivo per gli stadi non è sugli Europei 2032 che ospiteremo, anche se entro il 2026 si dovrà prendere la decisione sui cinque impianti che ospiteranno le gare. Lo stadio è anche attrattore di socialità. Io giro l’Europa, giro gli stadi e torno qui anche con amarezza e frustrazione, perché vedo che in altri Paesi europei si creano condizioni per lo sviluppo, qui invece si parla di calcio pensando sempre di non voler dare il supporto necessario a tutti gli sportivi”.

“Ora serve davvero un patto per gli stadi visto che gli strumenti legislativi sono migliorati con correttivi che rendono l’iter amministrativo più fluido” – Continua Abodi – “Ma non basta. Stiamo immaginando fondi immobiliari per gli stadi, anche con la partecipazione di enti pubblici capaci di attrarre investimenti internazionali. E poi se non funziona sul piano locale, c’è anche la possibilità di chiedere il commissariamento centrale, se qualcuno vuole alzare bandiera bianca. Quello che serve però è fare, con un’agenda dignitosa del Paese al di là degli appuntamenti, come gli Europei del ’32”

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