Ad imageAd image

Moggi: “Napoli, prendi un dirigente! Mi spiace per Meluso, ma consiglio un altro”

Redazione
Redazione
3 Min di lettura

A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” è intervenuto Luciano Moggi, ex dirigente di Juve e Napoli: “Prima che cominciasse il campionato ho detto che il Napoli non avrebbe ripetuto il campionato dello scorso anno per cui il punto interrogativo sull’annata l’ho sempre avuto. In più, il Napoli ha cambiato l’allenatore e questo è stato il problema. Garcia conosceva i giocatori solo di nome ed è incappato in una situazione che non conosceva e pur conoscendolo, non poteva fare di meglio. Il ricordo di Spalletti e Giuntoli è troppo recente per dimenticarlo“.

Secondo Moggi, il problema del Napoli è il ruolo del direttore sportivo: “De Laurentiis è un grande imprenditore, lo ammiro perché il Napoli è campione d’Italia, ha stipendi inferiori a tante squadre che non sono campioni d’Italia. Dovrebbe però lasciare la scena calcistica a Meluso e all’allenatore e invece va nello spogliatoio e dice quello che non dovrebbe dire. Quando Garcia ha escluso Kvara mi sono chiesto: non stava bene oppure perché ha ritenuto il match facile? Prima di prendere un allenatore, De Laurentiis deve prendere un direttore, a cui dare fiducia e che abbia carisma per sostenere una parte importante. La discesa negli spogliatoio di De Laurentiis ha fatto storia perché solo la presenza incute il timore reverenziale all’allenatore che è già depotenziato da 2 mesi. Ora deve scegliere un altro allenatore e magari un direttore che sappia di calcio. Quando Igli Tare diede le dimissioni alla Lazio, il Napoli doveva prenderlo. Mi spiace per Meluso che è una brava persona, ma la prima mossa credo debba essere quella di prendere un dirigente che sappia e che colleghi allenatore e presidente”. 

Moggi sulla scelta Mazzarri: “Se prendi un giovane che si gioca 7 mesi è un bene perché darà il massimo per farsi riconfermare, se invece prendi un vecchio, la confusione credo sia generale. Se la società avesse un dirigente, a quest’ora l’allenatore starebbe già lavorando con la squadra. Devi conoscere quello che fai e quello che vuoi. Nel calcio bisogna associare l’economia allo sport ed è molto difficile”. 

TAG:
Condividi questo articolo