Ad imageAd image

Marino: “L’esonero di Garcia è inevitabile. Mazzarri farà bene”

Simone Meola
Simone Meola
5 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

L’ex dirigente azzurro ha parlato della situazione in casa Napoli

Pierpaolo Marino, ex dirigente del Napoli, è intervenuto nel corso di Radio Marte parlando della situazione dei Campioni d’Italia. Nelle prossime ore verrà esonerato Garcia e al suo posto subentrerà, quasi sicuramente, Walter Mazzarri, con un contratto da 7 mesi. Queste le dichiarazioni dell’ex dirigente della società partenopea:

“Inevitabile l’esonero di Garcia, che è già maturato un mese fa quando il presidente ha cominciato ad andare negli spogliatoi, in allenamento, a parlare con la squadra prima di Garcia. Ora bisogna scegliere l’allenatore più bravo a subentrare. Probabilmente se fosse rimasto Garcia non si sarebbe andati nemmeno in Champions nonostante il 4 posto attuale. Ora deve subentrare un allenatore che abbia capacità di leader, che abbia esperienza sia da giocatore che da allenatore, che sia carismatico perché le squadre sono scolaresche irrequiete”.

Le parole di Marino su Mazzarri

“Mazzarri è bravissimo, progettuale e per questo lo vedo più come un allenatore che deve arrivare d’estate. Quando tornai a Udine, 5 anni fa, tutti mi parlarono di un santo che aveva salvato per due anni consecutivi l’Udinese, entrando alle ultime di campionato con una squadra che aveva un piede in B ed uno in A, Tudor, che ebbe un impatto veramente notevole a Udine. Lavorandoci insieme l’ho apprezzato ancor di più tant’è che non ero favorevole al suo esonero. Credo che in questi momenti ci siano 8-10 consiglieri occulti che incontrano e parlano con De Laurentiis, il quale può essere influenzato anche dall’ultimo che ha parlato. Credo naturalmente che all’interno del club ci siano delle correnti favorevoli a Mazzarri che ha un passato a Napoli. Io l’ho sempre ringraziato per aver portato la squadra che avevo costruito al secondo posto, addirittura con 6 giocatori che venivano dalla “mia C”. Le tesi che possono prevalere sono quelle di chi è più bravo a convincere il presidente. Ci sono Meluso, Chiavelli, che è uno che mette la parola nelle decisioni, ci sono quelli dello scouting, Micheli e company. Bisogna quindi vedere all’interno di queste fazioni chi è quello che riesce ad influenzare di più. Tudor a livello di moduli è molto duttile. Certo appartiene alla scuola di Gasperini che basa tutto sulla intensità della preparazione atletica e su una mentalità offensiva. Però all’interno di questi presupposti Tudor può adattare qualsiasi modulo anche attraverso i giocatori che ha a disposizione. Credo, quindi, che in questo momento sarebbe la persona giusta anche perché proprio ora ci vuole uno che arriva con la sua personalità e fisicità per mettere a posto anche determinate situazioni che si sono create all’interno dello spogliatoio”.

Successivamente Marino si è espresso sul suo passato trascorso al Napoli

“Quando tornai a Napoli, la mia squadra del cuore che andavo a vedere al S. Paolo con mio padre, lasciai un’Udinese alla soglia della Champions, affidata a Spalletti con l’ultimo acquisto Totò Di Natale. E quando tornai, nell’incontro che ebbi con De Laurentiis, contrattualmente misi a punto determinate autonomie che mi dovevano essere riconosciute e dalle quali non si poteva derogare. Al rinnovo De Laurentiis rispettò tutte le mie autonomie anche perché lui era a digiuno di calcio e voleva imparare da me. Gli impostai un bilancio che quando andai via era in utile di 52mln di euro ed aveva un costo giocatori di 38mln lordi. Facendo un nuovo contratto, e non avendo motivi per prendere delle precauzioni, subito cominciarono i primi problemi anche con la scelta di Donadoni e così, come sapete, mi sono dimesso. Uno dei pochi addetti ai lavori del calcio che ha contribuito alle sorti del Napoli con la rinuncia a 5 anni di ingaggio per andar via. Seguo sempre il Napoli che con l’Udinese hanno un posto particolare nel mio cuore. Per ora lasciatemi fare il tifoso che è la cosa migliore. Magari fidatevi di qualche precauzione che vi dico di prendere, tipo con Garcia, così da risolvere prima un eventuale problema”.

Condividi questo articolo