La storia di Mazzarri al Napoli: dalla vittoria a Torino al girone infernale di Champions League

Simone Meola
Simone Meola
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Certi amore non finiscono mai, quanto è vero. Le strade di Walter Mazzarri e il Napoli sembrano essere destinate a ritrovarsi, dopo ben dieci anni, allo stesso incrocio. Il tecnico toscano ha già avuto modo di condividere gioie e dolori con gli azzurri, in quanto dal 2009 al 2013 fu affidata a lui la gestione della squadra. Sembrava improbabile un suo ritorno, in quanto Igor Tudor, ex Verona, sembrava essere vicinissimo a raggiungere un accordo, poi mai trovato, con De Laurentiis. Manca ancora l’ufficialità e potrebbe arrivare in giornata: Walter Mazzarri tornerà ad essere, quasi sicuramente, il nuovo allenatore del Napoli.

Come arrivò al Napoli nel 2009

Un’incredibile scalata per il tecnico toscana prima di arrivare ad allenare gli azzurri in quel lontano 2009. L’Acireale in C2, la Pistoiese in C1 e il Livorno il B. La prima esperienza nella massima serie italiana è a Reggio Calabria. Nel 2006-07 firma il miracolo sportivo della salvezza della Reggina pur con 11 punti di penalizzazione, chiudendo a +1 sulla B. L’anno dopo chiude in sesta posizione con la Sampdoria – e successivamente, nel 2009 firma con il Napoli.

I traguardi raggiunti all’ombra del Vesuvio

 È il 6 ottobre del 2009 quando il Napoli cambia in panchina: via Donadoni, arriva Mazzarri. Già in questo caso si assisteva a un ritorno, in quanto il tecnico toscano era il vice allenatore nel 1998-99 di Renzo Ulivieri. Il suo esordio è tutt’altro che semplice, ma sin da subito si vede l’animo grintoso trasmesso da Walter nella sua squadra. All’esordio vince in casa contro il Bologna al 91′, a Firenze lo fa all’88’ e contro il Milan recupera da 0-2 a 2.2 con due gol tra 90′ e 93′.

Successivamente la sua squadra torna a vincere a Torino contro la Juventus, rivale storica, dopo ben ventuno anni. Gli azzurri, anche in questo caso, compiono una rimonta straordinaria e dal 2-0 bianconero la gara terminerà 2-3 con Hamsik, Datolo e ancora Marek. L’ultima gloria contro i bianconeri nel loro stadio, prima di questa straordinaria performance, risaliva al 20 novembre 1988 con Maradona e Careca.

Walter entra sempre più nel cuore dei tifosi ed ecco che arriva il primo trofeo. Arriva dopo ventidue anni di digiuno: gli azzurri trionfano 2-0 nuovamente contro i bianconeri, grazie al gol di Cavani e di Hamsik e si aggiudicano la Coppa Italia il 20 maggio 2012. Un altro traguardo importante raggiunto dal toscano è il ritorno in Champions League in un girone tutt’altro che semplice: Bayern Monaco, Manchester City e Villareal erano le rivali, e nonostante ciò gli azzurri superarono il girone. Aumentava la difficoltà, perchè per accedere ai quarti bisognava vedersela con il Chelsea.

La notte speciale contro il Chelsea è il 21 febbraio del 2012. Al San Paolo cantano i tenori: doppietta di Lavezzi e gol di Cavani e la gara si conclude 3-1 a favore del Napoli. Allo Stamford Bridge il sogno si infrange: Drogba, Lampard, Terry e Ivanovic nei supplementari portano il Chelsea ai quarti di finale. Inoltre, il tecnico toscano, raggiunse il secondo posto con i tre tenori: Hamsik, Cavani e Lavezzi.

Il 2012-13 è l’ultima stagione di Mazzarri. La Supercoppa Italiana a Pechino va alla Juventus – in una gara che per mesi ha sollevato non poche polemiche arbitrali, e nella stessa stagione il tecnico tosacno riporta il Napoli addirittura al secondo posto in campionato con Cavani capocannoniere con 29 gol.

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