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Convivenza tra Raspadori ed Osimhen: si può fare! L’apertura arriva da Garcia

Gianmarco Ruocco
Gianmarco Ruocco
4 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Raspadori ed Osimhen hanno fin qui poche volte condiviso lo stesso terreno di gioco. Per permettere ciò, Rudi Garcia sta valutando un cambio di modulo affidandosi al 4-2-3-1

Il Napoli nelle ultime annate, anche quella del successo in campionato, ha sempre avuto una sola certezza: il 4-3-3. Un modulo che ha accompagnato diversi allenatori nel proprio percorso partenopeo, tanto da diventare una discriminante fondamentale nella scelta del sostituto di Spalletti, da parte di De Laurentiis, in estate. Questa sicurezza, però, rischia di essere scalfita e cadere per mano di Giacomo Raspadori. L’ex Sassuolo, infatti, nelle ultime uscite ha convinto tutti offrendo il miglior rendimento visto con la maglia azzurra. Il feeling con la posizione centrale nel campo è sembrato evidente, tanto da far sorgere seri dubbi sul ripiego sulle fasce.

Eppure nel ruolo di punta centrale la concorrenza di Victor Osimhen è fin troppo ingombrante, con la titolarità che non può essere strappata al nigeriano. Uno status quo non dovuto al blasone, bensì alle qualità e alle prestazioni mostrate dallo stesso Osimhen. Qualità che gli hanno permesso di posizionarsi nell’elite del calcio europeo. In questa gestione della rosa, tuttavia, relegare un Raspadori in così grande spolvero al ruolo di comprimario pare essere un evidente spreco. Ecco dunque che le voci circa un possibile cambio di modulo hanno iniziato a farsi largo.

© Il Mio Napoli – Foto Marco Bergamasco

Un eco così importante che lo stesso Garcia le ha commentate nella conferenza stampa precedente alla partita contro l’Union Berlino. Queste le dichiarazioni del tecnico francese: “Raspa è un calciatore che viene a legare il gioco per la squadra, difende, può giocare in diversi posti ed è ovvio che da numero 9 o da trequartista il suo rendimento può essere migliore”. Parole che hanno il suono dell’apertura verso un cambiamento tattico che permetterebbe la convivenza tra il classe 2000 ed Osimhen.

© Il Mio Napoli – Foto Marco Bergamasco

In tale disegno l’11 azzurro si schiererebbe con il 4-2-3-1. Uno schema, che considerando gli interpreti, avrebbe un’innata vocazione offensiva. A centrocampo, infatti, gli inamovibili Zielinski e Lobotka fanno si che la scelta sul chi panchinare possa ricadere solo su Anguissa. Nel caso in cui Garcia decidesse davvero di dare vita ad una modifica tanto importante ed impattante bisognerà stare attenti nel fare le dovute e giuste valutazioni. Con una squadra del genere, infatti, il rischio di spostare il baricentro troppo in avanti e sbilanciarsi, di conseguenza, è concreto. I due centrali di centrocampo, quindi, saranno chiamati ad un maggior lavoro difensivo e di copertura, che non è ben chiaro se sia nelle loro corde. A Garcia l’arduo compito, dunque, di decidere il da farsi, consci che una tale variazioni è senza dubbio alcuno impattante sulla stagione, il tempo potrà dire se in positivo o in negativo.

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