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Sacchi: “Napoli spento dopo lo Scudetto. E non riconosco più Lobotka”

Redazione
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© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Arrigo Sacchi ha rilasciato una intervista al quotidiano Il Mattino in vista di Napoli-Milan: “Non riconosco più Lobotka. Se Leao non corre non lo faccio giocare”. L’ex tecnico dei rossoneri ha parlato in vista della super-sfida tra gli azzurri e il Milan di Stefano Pioli analizzando il momento delle due squadre: “Napoli e Milan sono due collettivi in difficoltà. Con la differenza che il Napoli riesce a vincere anche senza Osimhen”.

Sacchi ha poi parlato anche dei singoli: “Vedo giocatori un po’ spenti e un po’ sazi. Non riconosco più Lobotka: prima era uomo ovunque e non perdeva palloni, ora è diverso”.

Su Leao: “Leao è Leao se corre, se scatta. Se non corre io non lo faccio giocare”.

Sulla lotta Scudetto: «Napoli e Milan sono lì davanti, nel gruppo delle squadre di vertice insieme all’Inter e alla Juve. Se la giocano e saranno nel mucchio fino alla fine. È evidente, però, che Napoli e Milan siano due collettivi in difficoltà. Riguardo il Napoli, lasciamo tempo a Garcia: è un allenatore nuovo, deve far rendere i giocatori, deve difendere lo scudetto che è già una grande responsabilità. Occorre pazienza».

Ha fatto bene la presenza assidua di De Laurentiis: «Il presidente è il presidente. Certe volte non serve neppure parlare. Bastano secondi, neppure sproloqui. Dopo le difficoltà iniziali contro Fiorentina ed Espanyol, ai miei tempi, Berlusconi fece un discorso di 27 secondi. Ci convocò nell’ufficio, si rivolse ai giocatori e disse: “Ho fiducia in Arrigo, sto con Arrigo. Chi di voi la pensa diversamente sarà ceduto. Buon lavoro a tutti”. Ricordatelo e scrivetelo: un club con la propria cultura e la propria storia, rappresentato dal proprio presidente, viene prima della squadra. La squadra viene prima del singolo».

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