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Le quattro giornate di Napoli e di Rudi Garcia

Redazione
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3 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Rudi Garcia è ben consapevole di quanto sia difficile e “pericoloso” il mestiere di allenatore. Sin dal momento in cui ha assunto la panchina del Napoli, sapeva che sarebbe stato un anno complicato, carico di riflessioni, inevitabili paragoni e continui riferimenti alla straordinaria era di successo vissuta dalla squadra partenopea negli ultimi due anni. Garcia conosce bene le dinamiche e i rischi di questa professione, che può essere allettante ma anche ingannevole, con insidie sparse qua e là per chi spesso diventa il solo “colpevole” dei problemi. Il calendario è una delle sfide, ma anche un’opportunità per superare le incertezze e le tensioni. Domani, già c’è una sfida cruciale contro l’Udinese al Maradona, seguita da un percorso complicato che comprende Lecce, il Real Madrid e l’arrivo della Fiorentina di Italiano. In estate – si legge sul Corriere dello Sport – si prospetta un futuro incerto con l’arrivo di un nuovo allenatore, il prescelto tra gli eredi di Spalletti.

Le panchine a Napoli di solito sono stabili, e il presidente De Laurentiis non ama interferire, soprattutto quando un ciclo è appena iniziato. Nonostante i soli otto punti in classifica, le difficoltà attuali e le controversie pubbliche tra Kvara, Osimhen e Garcia, la diffidenza dei tifosi può influenzare o meno il destino del Napoli. Tutto dipenderà dalle prestazioni contro Udinese, Lecce, Real Madrid e, soprattutto, dalla capacità della squadra di ritrovare il proprio carattere e autorità, mantenendo una dimensione internazionale che non può svanire, poiché la prossima Champions League rappresenterà un flusso finanziario cruciale.

Il tweet di De Laurentiis domenica sera (“Il Napoli riparte da Bologna. Bravi tutti”) ha portato un po’ di tranquillità alla panchina, dimostrando un appoggio ufficiale e rassicurante a tutti. Questo messaggio ha un precedente significativo: anche Carlo Ancelotti fu sostenuto in modo simile sui social media, due settimane prima della sua partenza. Per tornare alla normalità, per riconquistare il proprio spazio e per respirare l’atmosfera di casa, oggi pomeriggio ci sarà l’allenamento al Maradona, seguito da una cena in serata, un momento in cui di solito è possibile scambiare delle conversazioni tranquille.

Fonte: Corriere dello Sport

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