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Mario Rui: “Troppo pessimismo: mi sembra esagerato. La squadra è unita”

Mauro Cucco
Mauro Cucco
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© SSC Napoli

E’ il portoghese Mario Rui ad affiancare Rudi Garcia nella conferenza stampa della vigilia di Sporting Braga-Napoli. Queste le parole del terzino sinistro: “Siamo sempre pronti per fare del nostro meglio e giocare al meglio delle nostre qualità. Per me non è neanche un momento difficile, perché parliamo di tre partite. Diciamo che abbiamo sbagliato gli ultimi 30′ della Lazio e i primi 60′ col Genoa, per cui fondamentalmente parliamo di una partita sbagliata. E’ chiaro che avremmo voluto dare continuità alle prime due partite. Però la squadra è unita ed il sentimento è quello di voler vincere a tutti i costi domani. E’ una partita importante, una partita di Champions e siamo carichi a mille”.

Tantissimi gol presi su imbucate per mancato pressing. Mario Rui non ci sta: “Non penso sia questo. Penso, piuttosto, che le squadre rispetto all’anno scorso sono tutte molto più preparate ogni volta che affrontano il Napoli, come è giusto che sia. L’anno scorso erano sorprese del nostro gioco, ora sono loro a prepararsi meglio. Poi tocca a noi calciatori cercare di migliorare. Anche se, con tutto il rispetto, parlate di un momento difficile, mi sembra un pò esagerato tutto questo pessimismo. Però cercheremo di dare una immagine diversa già da domani, così cambiamo un pò il pensiero di tutti quanti”.

Forse è un problema di condizione atletica? E’ cambiato qualcosa rispetto all’anno scorso, c’è ancora coesione? “Il gruppo è coeso, perché è praticamente lo stesso, non ci sono problemi. Ci dispiace che si parli così tanto, perché il gruppo è compatto e unito. Ci troviamo tutti bene. La condizione fisica è buona e secondo me è solo una percezione da fuori, perché la squadra sta bene ed anche i dati sono buoni. Sicuramente a livello di gioco la squadra non si sta esprimendo al massimo rispetto all’anno scorso, ma questo è per colpa nostra, perché in campo ci vanno i calciatori”.

Avendo preso due gol dai calci piazzati a Genova, forse è perché siete passati da una marcatura a zona ad una marcatura a uomo? “Sicuramente è una coincidenza. Anche l’anno scorso abbiamo sofferto un pò sui calci d’angolo. Alla fine difendendo a zona o a uomo cambia poco, perché devi marcare. Ma sicuramente dobbiamo migliorare”.

Il ritorno di Mario Rui in Portogallo può essere utile per ritrovare la Nazionale? “Non è il mio primo pensiero, ma è quello di aiutare la squadra a ritrovare la vittoria. Poi per me è un piacere ritornare in Portogallo ed affrontare una squadra portoghese, ma il mio primo obiettivo è vincere la partita”.

Che Braga si aspetta domani? E come ti trovi a Napoli? “Sicuramente il Braga è una delle migliori interpreti del calcio portoghese degli ultimi anni. Sono competitivi e dovremo stare attenti perché sicuramente andranno in campo per vincere. A Napoli mi trovo bene, sono da otto anni. Il club dà molto, i tifosi sono molto vicini alla squadra. Napoli è senza dubbio una delle città più belle in cui sono stato”.

In Portogallo molti si sono meravigliati nel non vedere un campione italiano al Mondiale. Ci sarà rimasto male? “Non sono stato male. Ovviamente era un mio obiettivo, ma l’allenatore ha dovuto fare delle scelte, io sono dovuto rimanere fuori ed ho fatto il tifo davanti alla Tv per il Portogallo”.

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