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Pandev: “La Supercoppa con la Juve? Avremmo meritato la vittoria”

Simone Meola
Simone Meola
3 Min di lettura
© Il Mio Napoli

L’ex attaccante del Napoli torna a parlare su una partita che fece molto discutere

Goran Pandev non dimentica. Era l’ormai lontano 2012 quando il Napoli affrontava la Juventus in una sfida valevole per la Supercoppa Italiana. All’epoca in attacco c’era Edinson Cavani, che nell’arco di pochi mesi conquistò la fiducia e l’amore da parte dei tifosi partenopei, che tutt’oggi lo acclamano e lo ammirano. Tra le riserve per far rifiatare un poco colui che indossava la maglietta numero 7 c’era Goran Pandev, l’attaccante classico in grado di stoppare palla, girarsi e tirare, nell’arco di qualche istante.

Proprio quest’ultimo è intervenuto nel corso di Vikonos Web tornando a discutere di quella lontana sfida che vide il Napoli uscire sconfitto per 4-2 ai tempi supplementari. Gli azzurri si ritrovarono in 9 dopo due espulsioni piuttosto sospette dello stesso Pandev e di Zuniga a 6′ dal 90′ per poi crollare ai tempi supplementari a causa di un autogol di Cristian Maggio a cui ha seguito il gol di Vucinic, che ai tempi faceva parte dell’attacco juventino.

“Sono stato benissimo a Napoli, in tre anni abbiamo vinto la Coppa Italia e la Supercoppa, ho indossato con onore la maglia azzurra, è stato meraviglioso.

Mazzoleni? Non ho mai più parlato con lui, avevamo fatto una grande gara poi sanno tutti com’è andata. Avremmo meritato la vittoria senza dubbio.

Nella mia carriera ho vinto tutto, con Mazzarri abbiamo vinto la Coppa Italia e all’ultimo anno del mister centrammo il secondo posto, secondo me la rosa era troppo corta per giocare su tre fronti; con l’arrivo di Rafa Benitez è arrivata la mentalità europea che prima mancava, eravamo già una squadra competitiva ma con Reina, Albiol, Higuain e Callejon il Napoli è cresciuto moltissimo. Mi dispiace non aver vinto lo scudetto in azzurro, parlando con Elmas mi sono reso conto che è stato straordinario. Eljif è cresciuto tanto, è un ragazzo umile, lavora moltissimo, è migliorato e sono felice per lui. Ha cambiato molti ruoli, lo preferisco come trequartista ma anche come esterno, ti può dare tanto anche in mezzo. Insomma, è un giocatore completo”.

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