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Tardelli: “L’Italia non può essere quella vista in Macedonia per questo non sono pessimista”

Gianmarco Ruocco
Gianmarco Ruocco
2 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Marco Tardelli, ex calciatore e ad allenatore, ha parlato ai microfoni di La Gazzetta dello Sport. Nel suo intervento ha commentato l’avvio dell’avventura di Luciano Spalletti con l’Italia: “Io non sono così pessimista: l’Italia non è assolutamente quella vista in Macedonia. Altrimenti sarebbe un dramma. Abbiamo un’altra storia. Quando avrà tutti gli azzurri a disposizione, Spalletti potrà lavorare con le sue idee, troverà il gioco e i risultati, e andrà all’Europeo e anche al Mondiale. Servirà qualche partita assieme, un po’ di tempo. I giocatori ci sono, Barella è il nostro simbolo, quello più internazionale. Neanche i giovani mancano. Mi sembra che dalle Under arrivino segnali incoraggianti: ecco, forse dovremmo avere il coraggio di lanciarne di più”.

“La cosa fondamentale è che tutti abbiano la voglia di crescere anche in Nazionale” – Continua Tardelli – “Non soltanto nei club. L’Italia va amata. Chi non la sente neanche si scomodi a venire. Non ho sospetti su nessuno, semplicemente non voglio pensare che qualcuno nel gruppo non senta questo attaccamento. Poi non avremo problemi, per me restiamo nell’élite e in una fase finale possiamo giocarcela con tutti. Anche con Francia, Spagna e Inghilterra. Non sono così distanti da noi”.

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