Vicario e Meret alle spalle del numero uno del Psg
Dopo l’errore sulla punizione del pareggio contro la Macedonia del Nord, è nato un dibattito intorno alla figura di Gigio Donnarumma. Il portiere della Nazionale, vice-capitano, è stato messo in discussione per l’errore di posizionamento sul calcio di punizione di Bardhi che ha determinato l’1-1 della partita di Skopje. L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport affronta l’argomento, ovviamente premettendo che Donnarumma non rappresenta e non può rappresentare un problema per l’Italia. Anche perché – va aggiunto – che si dimentica in fretta delle parate ai rigori nella finale dell’Europeo 2021.
Però è pur vero che tutto questo vociferare intorno alla figura del portiere apre una parentesi che coinvolge Luciano Spalletti. Un tecnico che, per inciso, ha sempre scelto anche il suo portiere senza condizionamenti: nella Roma aveva Alisson, destinato per un’intera stagione alla sola Europa League, perché in campionato giocava Szczesny. Il plebiscito social di ieri, non solo emozionale ma ispirato dal rendimento più recente (Tottenham compreso), indica il nome di Guglielmo Vicario ancor prima che di Alex Meret, che pure il c.t. conosce bene. Spalletti, per l’appunto, non vive di sollecitazioni esterne e oggi non è così facile credere che possa far sedere in panchina Donnarumma già martedì, per Italia-Ucraina: più forte il dubbio di una botta psicologica del pensiero che a Gigio potrebbe anche non far male evitarsi una partita così complicata. In uno stadio emotivamente non banale: perché fu suo, ma due anni fa lo ha fischiato senza pietà. Anche se oggi il tifoso milanista medio sorride del suo addio, più che considerarlo un tradimento. E ha trasformato i fischi in scherno, perché è arrivato un fenomeno come Maignan, che non lo sta facendo rimpiangere.
Fonte: Gazzetta dello Sport