Come l’anno scorso, i biancocelesti sbancano Fuorigrotta, reagendo così alle prime due sconfitte nelle prime due di campionato. Botta e risposta tra Luis Alberto ed il polacco, che torna al gol in A dopo dieci mesi, ma poi segna il giapponese. Il VAR annulla altre due reti ai laziali. Esordio per Lindstrom
Napoli-Lazio 1-2: prima sconfitta stagionale per i Campioni d’Italia e per Rudi Garcia. Primi punti, invece, per la squadra di Maurizio Sarri, vice-campione in carica, che ripete l’impresa dell’anno scorso con un nuovo successo allo stadio Maradona. Un successo caratterizzato dalle magie di Luis Alberto, autore di un colpo di tacco che porta in vantaggio i suoi e del velo che propizia il secondo gol di Kamada. Di Zielinski la rete del momentaneo pareggio, proprio colui che Sarri avrebbe preferito al giapponese per sostituire Milinkovic-Savic. La formazione biancoceleste vince con merito, perché si dimostra molto più concreta rispetto all’undici azzurro. Un merito certificato anche dai due gol annullati dal VAR (sempre per fuorigioco) sul risultato di 1-2, prima ad opera di Zaccagni e poi di Guendouzi. Al Napoli non è bastato neanche l’esordio dell’ultimo arrivato Lindstrom che ha partecipato all’arrembaggio finale senza esito.
Il tabellino di Napoli-Lazio
L’anno scorso Sarri riuscì a sbancare il Maradona con un solo tiro in porta e nonostante statistiche sfavorevoli. Ebbene nel primo tempo del primo big-match della gestione Garcia sembrava stesse accadendo la stessa cosa, perché il Napoli propone gioco, attacca e costruisce mentre la Lazio si difende per poi colpire alla prima occasione utile. E così, dopo le fiammate di Osimhen (al 13′ gran colpo di testa finito fuori) e di Kvaratskhelia (al 21′ Provedel vola per deviare in angolo un tiro destinato al sette), i biancocelesti passano in vantaggio al 31′ con un colpo di tacco sotto misura di Luis Alberto, su passaggio di Felipe Anderson. Ma stavolta, a differenza di quanto accaduto un anno fa, gli azzurri trovano subito il pareggio, dopo 2′, con un tiro di Zielinski reso efficace da una deviazione. Curioso che a castigare la Lazio di Sarri sia stato proprio il polacco (che ritrova il gol in A dopo dieci mesi), chiesto invano a Lotito durante il calciomercato.
Entro la fine del primo tempo il Napoli va vicino al gol con Olivera che manda il pallone alto e con Lobotka che in area piccola pecca di generosità. Ad inizio ripresa, invece, è la Lazio a passare nuovamente in vantaggio, stavolta con uno dei colpi di mercato, il giapponese Kamada, che chiude una bella azione sviluppata in orizzontale dopo un velo di Luis Alberto. Altra magia ed altro gol della Lazio. Le prime mosse di Garcia sono ingressi in campo di Mario Rui e Raspadori. I biancocelesti provano a chiudere in tutti i modi la partita e riescono a segnare altri due gol, con Zaccagni e Guendouzi (ultimo arrivato), ma in entrambi i casi interviene il VAR per segnalare due posizioni di off-side. Il Napoli non riesce a pareggiare. A nulla è valso anche l’esordio di Lindstrom, su cui capita il pallone del 2-2 che spedisce in curva. Sarri vince ancora al Maradona. I tifosi azzurri metterebbero la firma se l’epilogo è quello dell’anno scorso, ma la prima sconfitta dei Campioni d’Italia, a ridosso della prima sosta, affollerà certamente i pensieri di Rudi Garcia.