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Bellinazzo spiega: “Il Napoli che autoproduce le maglie con Armani ha ricavi maggiori”

Mauro Cucco
Mauro Cucco
2 Min di lettura
© SSC Napoli

Marco Bellinazzo, analista finanziario de il Sole 24 ore, è intervenuto nel corso della trasmissione Marte Sport Live, in onda su Radio Marte. Il giornalista spiega quale sia la ricaduta economica dell’auto produzione delle magliette sull’asset finanziario di una Società calcistica, come fa il Napoli. Ecco la risposta: “Normalmente, quando ci sono grandi major che forniscono materiale tecnico alle società di calcio, viene riconosciuta una percentuale sulla vendita dell’abbigliamento sportivo alle società stesse. Quando subentra l’autoproduzione, la percentuale che arriva nelle casse societarie è molto più elevata. L’accordo del Napoli con la maison Armani permette alla società di De Laurentiis di avere il brand della nota casa di moda, riservando la produzione del materiale sportivo alla stessa Società, permettendo ricavi molto maggiori. Ci sono diverse Società – spesso minori – che utilizzano questa soluzione, ma si devono poi sobbarcare l’attività imprenditoriale collegata alla produzione e per molte di queste non è conveniente dal punto di vista organizzativo ed economico”.

Il modello Napoli, basato sul player trading e sulla capacità di scovare talenti in giro per il mondo, quanto è rischiosa dal punto di vista sportivo? Bellinazzo risponde così: “Il Milan ha anticipato la politica del Napoli, vincendo uno scudetto e poi perdendosi un po’ nella stagione appena terminata. È una delle poche soluzioni praticabili, però, per un calcio che è accerchiato da problemi importanti, come i pochi introiti tv e gli stadi fatiscenti. Certo, la componente di imprevedibilità di questa soluzione è elevata, perché non è detto che possa funzionare sempre. In ogni caso, non è facile al momento individuare strade alternative”.

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