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Moggi: “Zidane può andare dove vuole, anche a Napoli. La Juve sbaglia con Giuntoli: non è il Messia”

Mauro Cucco
Mauro Cucco
3 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Luciano Moggi è intervenuto ai microfoni di Kiss Kiss Napoli. L’ex direttore di Napoli e Juventus ha parlato del futuro della panchina azzurra, dopo aver dato un suo ricordo dello scomparso Silvio Berlusconi: “Il Cavaliere mi invitò a Palazzo Grazioli per portarmi al Milan ma decisi di rimanere alla Juventus. In campo eravamo avversari veri, ma fuori dal campo siamo rimasti amici. Le principali battaglie le abbiamo fatte proprio con il suo Milan. Zidane? Può andare dove vuole. Ha carisma ed è bravo, non avrebbe problemi a gestire lo spogliatoio del Napoli. Riesce a far fare ai calciatori ciò che lui vuole fare sul terreno di gioco, sarebbe una mossa azzeccata se dovesse arrivare a guidare il Napoli”.

Moggi torna a parlare del Napoli di Spalletti: “Gli azzurri con Spalletti hanno fatto grandi cose, ma il fatto che il tecnico si sia preso un anno sabbatico dimostra che rifare lo stesso tragitto di quest’anno diventa complicato. Magari la società lo ha informato di alcune cessioni, e quindi magari lui ha preferito rimanere fermo piuttosto che rimanere a Napoli. Il fatto che lui pensi che non può ripetersi, rischiando di sciupare ciò che ha fatto vedere quest’anno, evidentemente deve avergli fatto prendere questa decisione”.

Sull’ipotesi Mancini: “Non credo che Roberto possa lasciare la Nazionale e venire a Napoli. Nuovo allenatore? Non so se sarà Galtier, bravo allenatore ma non so se può essere la scelta giusta per gli azzurri. Non so se De Laurentiis stia depistando i giornalisti. Quando cerchi un nuovo allenatore, devi guardare le caratteristiche del tuo gruppo. Il Napoli ha un suo modo di giocare, vuole tenere in mano la partita, farla sua. Zidane è un allenatore che ha questa visione delle gare, quindi sarebbe perfetto”.

Moggi su Giuntoli alla Juve: “La Juventus fa male ad aspettarlo come fosse il messia. Lì bisogna essere “decisionisti”, ed è complicato. A non so la situazione in maniera precisa, ma sicuramente c’è uno come De Laurentiis che comanda e decide. Anche perché i calciatori alla fine li ha sempre scelti Micheli, Giuntoli è stato bravo a decidere di ascoltare la sua squadra. De Laurentiis ha sempre avuto ragione lui e c’è da fidarsi. Io, però, gli dico: “Attenzione presidente, perché è arrogante ma nel modo giusto, perché vince e ha bilanci corretti. Però se poi la fortuna passa mette tutto in discussione ciò che ha fatto fino ad oggi”. Attualmente tutti dicono “signor sì”, ma a me una cosa del genere non andrebbe bene”.

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