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Lo Monaco: “De Laurentiis? Serve rispetto per il calcio. Non si può improvvisare”

Simone Meola
Simone Meola
3 Min di lettura
© SSC Napoli

Le parole dell’ex dirigente sportivo che attacca il presidente del Napoli

La situazione per quanto riguarda il futuro del Napoli è ancora incerta. Luciano Spalletti ha già annunciato l’addio, mentre Cristiano Giuntoli, direttore sportivo, vorrebbe lasciare la dirigenza partenopea ma per il momento è stato bloccato da Aurelio De Laurentiis che vuole prima risolvere altre faccende. A tal proposito ai microfoni di Radio Marte è intervenuto Pietro Lo Monaco, ex dirigente sportivo, lasciando alcune dichiarazioni proprio sul numero uno del Napoli. Queste le sue parole:

“Victor Osimhen, secondo i media francesi, si opporrebbe all’approdo di Christophe Galtier al Napoli, non essendosi trovato benissimo con lui al Lille? Che un giocatore si possa permette di dire ‘no’ all’arrivo di un tecnico, sinceramente, mi sembra poco verosimile. A Napoli c’è un dio assoluto, l’unico che decide, e tutto il resto è poesia. De Laurentiis fa anche allenatore e direttore, sentendosi uno e trino? Altro che uno e trino, è uno e decino (ride, ndr)”.

Lo Monaco ha poi aggiunto: “De Laurentiis pensa di poter scegliere gli allenatori in base alla chimica che scatta quanto li incontra, ma scegliere in base alla chimica vuol dire scegliere a caso. Serve rispetto per il calcio, perché è una scienza: non la si può improvvisare. Allo stesso modo, il presidente non ha avuto rispetto per Giuntoli, riducendolo a niente quando un giornalista gli ha chiesto chi sarà il prossimo capo dell’rea sportiva e De Laurentiis ha risposto che Giuntoli non è mai stato un capo”.

“Ora basta col menar il can per l’aia, il calcio non è qualcosa di cinematografico: davvero credete che si stia facendo un casting di quaranta allenatori? Quaranta allenatori al livello del Napoli non esistono. Restiamo con i piedi per terra. Quando De Laurentiis si vanta d’aver detto ad inizio anni che avrebbe vinto lo Scudetto, ricordando che Spalletti scapuzziò, sbaglia. Se tiro la pietra dove coglio coglio, come si suol dire, e coglio bene, non sono certo un Papa o qualcuno che prevede il futuro”.

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