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Casini: “Vittoria Napoli? E’ la quarta squadra diversa ad aver vinto lo Scudetto in oltre 20 anni. Aumenta la competitività”

Simone Meola
Simone Meola
3 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Le parole del presidente della Lega Serie A sulla vittoria dello Scudetto da parte del Napoli

Il campionato di Serie A si è concluso e ormai il verdetto è definito: il Napoli è Campione d’Italia. Una vittoria che, secondo quanto riferito da Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, aumenta la competitività del campionato. Fino a quattro anni lo Scudetto era diventato ormai “monopolio” della Juventus, ma non è più così: Milan, Inter e successivamente Napoli, hanno annullato la striscia di vittorie dei bianconeri, dando un altro sapore alla Serie A, che si prospetta sempre più ricca di colpi di scena. Queste le parole di Casini, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1:

“Dal punto di vista sportivo è stato un campionato molto bello, il Napoli è la quarta squadra diversa ad aver vinto lo scudetto in quattro anni, ma anche la quarta in oltre 20 anni. Un risultato molto importante per aumentare la competitività del campionato”.

Le parole del presidente della Lega Serie A sulla riforma del format campionato:

“La riforma del format campionato? Il numero di partite è altissimo, la Fiorentina è la squadra che giocherà più partite quest’anno, in tutto 60. L’Inter credo arrivi a 57, lo stesso numero di City e Real Madrid. Il problema è che se i campionati nazionali riducono le partite, poi non è che diminuisce il numero complessivo di partite. Per questo bisogna coordinarsi, non è un problema che può essere affrontato come singolo Stato. Ricordiamo anche che sia Premier League che Liga sono a 20 squadre. Quello che le squadre hanno per ora ritenuto è di mantenere il format a 20 squadre per una serie di ragioni. Innanzitutto un tema economico: più squadre assicurano maggiori introiti complessivi. La seconda ragione ha carattere storico, geografico: salirà una tra Bari e Cagliari, due piazze importanti, è risalito il Genoa, un’altra piazza storica. Con un campionato a 20 è più probabile trovare una rappresentatività. E poi c’è una posizione delle leghe nel guardare cosa succede a livello internazionale. Il punto qui è chi fa il primo passo”.

Numero di partite spropositato. “Si gioca troppo, lo dicono gli stessi tecnici e i giocatori, ma è un problema che va affrontato da tutte le componenti. Se guardiamo la Fifa, la Uefa e i campionati nazionali, la tendenza invece è quella di riempire spazi per giocare. Un altro effetto negativo è che non si fanno più amichevoli, che consentono di sperimentare potenziali nuove regole del gioco”.

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