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Cosa succede se il Bari arriva in Serie A, le mosse di De Laurentiis

Matteo Calitri
Matteo Calitri
3 Min di lettura
© SSC Bari

De Laurentiis deve vendere il Bari? Il club pugliese ha raggiunto la finale dei play-off di Serie B, che offre la possibilità di ottenere una promozione in Serie A. Nella semifinale di ritorno, giocata ieri davanti a 52.000 spettatori al San Nicola, la squadra di proprietà del patron del Napoli ha sconfitto il Sudtirol per 1-0. La rete decisiva è stata segnata da Benedetti, subentrato poco prima, al 25′ del secondo tempo. Nella partita d’andata, il Sudtirol aveva vinto con lo stesso risultato di 1-0, ma il Bari ha passato il turno grazie a una migliore posizione in classifica durante la stagione regolare, essendo arrivato terzo contro il sesto posto dei rivali.

Cosa dice il regolamento

La promozione del Bari costringerebbe Aurelio De Laurentiis a prendere una decisione sul suo futuro. Infatti, le regole della FIGC vietano la multiproprietà di club della stessa serie, come stabilito nelle Norme Organizzative Interne della FIGC (NOIF).

Cosa dice esattamente il regolamento della FIGC? Nel comma 1 dell’articolo 16 delle NOIF si specifica che è vietato a una stessa persona essere a capo di due club che militano nella stessa serie. Nel quarto comma dell’articolo 16-bis delle NOIF si legge: “Qualora sopraggiungano situazioni che determinano nel medesimo soggetto situazioni di controllo diretto o indiretto su società della stessa categoria, i soggetti interessati devono comunicarlo immediatamente alla FIGC e porvi fine entro i successivi 30 giorni”.

Quindi, in caso di promozione del Bari, la proprietà dovrà essere cambiata entro un mese. Come visto nel caso della Salernitana, sono possibili deroghe potenziali, anche se il club dovrebbe essere gestito completamente da terzi e non dai De Laurentiis.

La nuova proprietà non potrà essere in alcun modo riconducibile al patron della Filmauro, nemmeno attraverso parenti o affini. Il riferimento in tal senso è al secondo comma dello stesso articolo 16: “Un soggetto ha una posizione di controllo su una società o associazione sportiva quando a lui, ai suoi parenti o affini fino al quarto grado, possono essere riconducibili, anche indirettamente, la maggioranza dei voti degli organi decisionali o un’influenza dominante a causa di partecipazioni particolarmente qualificate o di vincoli contrattuali particolari”.

Di conseguenza, il Bari non potrebbe essere ceduto, ovviamente, a Luigi De Laurentiis, figlio di Aurelio e attualmente presidente del club pugliese. A meno che non si verifichi un’ipotetica cessione del Napoli, che porterebbe i De Laurentiis a rimanere alla guida del Bari.

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