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Tancredi: “Tra i portieri italiani il più bravo è Meret. Luis Enrique farebbe divertire i Napoletani”

Gianmarco Ruocco
Gianmarco Ruocco
2 Min di lettura
© SSC Napoli

Franco Tancredi, ex calciatore ed allenatore è intervenuto ai microfoni di Radio Crc. Numerosi i temi toccati a partire dall’addio, ormai ufficiale, di Spalletti: “Non è una sorpresa. E’ uno molto considerato e se parli con i calciatori che ha allenato, tutti dicono che hanno imparato più da lui che da ogni altro allenatore. Non ho capito questa incomprensione con De Laurentiis. E’ un peccato perché si poteva continuare insieme. Magari arrivasse Luis Enrique a Napoli. E’ una persona splendida, gioca un calcio moderno, come quello di Spalletti per cui sotto l’aspetto tecnico sono due allenatori che giocano a calcio e non a calci”.

La chiacchierata si è poi spostata su un altro possibile addio eccellente in casa Napoli, quello di Cristiano Giuntoli: “De Laurentiis e Giuntoli hanno fatto un lavoro eccezionale perché il mercato fatto l’estate scorsa è stato incredibile. De Laurentiis è un grandissimo imprenditore, Giuntoli è un fuoriclasse per cui bisognerà vedere chi resta e chi va via. Se andranno via giocatori importanti ne dovranno arrivare altri allo stesso modo bravi. Anche quanto fatto in Champions è stato eccezionale”.

Riguardo a Luis Enrique, in pole per prendere il posto del tecnico toscano sulla panchina azzurra, si è così espresso: “Luis Enrique fa un gioco talmente tattico e tecnico che ha bisogno di alcuni giocatori funzionali. Ha vinto la Champions, è uno che farebbe divertire i napoletani e sarebbe l’ideale per la piazza”.

Da ex portiere Tancredi ha poi parlato di Meret e della scuola italiana di numeri uno più in generale: “Ho una stima per Meret incredibile, è un ragazzo con la testa sulle spalle e quest’anno ha disputato una stagione eccellente. Vicario pure mi piace, mi ha sorpreso Di Gregorio del Monza. Quest’anno i portieri italiani hanno fatto cose importanti, ma Meret per me resta il più bravo. Donnarumma ha messo la retromarcia e mi spiace perché era migliorato tantissimo, ma è ricaduto in errori che lasciano perplessi”.

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