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Il Napoli Femminile torna in Serie A: c’è una similitudine con lo Scudetto del Napoli

Mauro Cucco
Mauro Cucco
3 Min di lettura

Come l’aritmetica del tricolore per il maschile era arrivata a Udine, la certezza della promozione in A per le ragazze è arrivata a Tavagnacco, ad una decina di chilometri dal capoluogo friulano

A…nema e core con la A maiuscola logicamente. Il Napoli Femminile torna in Serie A. Segna Gomes – Il capocannoniere – e chiude la pratica Tavagnacco proprio come Osimhen aveva fatto ad Udine. Il Napoli Femminile torna in massima serie e lo fa dalla porta principale ed in modo assolutamente meritato mettendosi dietro colossi come Lazio, Cittadella, Verona e Ternana. Il successo di un club che ha saputo reagire alla grande alla retrocessione dello scorso anno ricostruendosi senza perdere la sua identità.

Seno ha modificato qualcosa nell’undici iniziale inserendo Ferrandi, Pinna e Puglisi per dare un po’ di respiro a Mauri, Gomes e Sara Tui. Al 10’ vero e proprio miracolo di Marchetti su splendida girata di del Estal dopo un cross da sinistra di Di Bari. Pressione azzurra ovviamente molto forte e mancino di Ferrandi deviato in angolo da un difensore al 14’. Copetti ci ha poi messo una mano provvidenziale al 23’ su Diaz Ferrer. Al Napoli è mancato spesso l’ultimo passaggio e così il primo tempo si è chiuso sullo zero a zero.

Ad inizio ripresa dentro Nozzi per Veritti e Gomes per Pinna, con la portoghese subito pericolosa di testa al 6’ – palla fuori. Donda ha poi salvato a pochi metri dalla porta sulla volée di Gomes su assist di del Estal che sembrava vincente. Copia e incolla pochi minuti dopo ma finale diverso con il gol numero 23 di AG7 in campionato: cross da destra di del Estal e tocco vincente del centravanti azzurro per l’uno a zero ospite. Di Marino di testa ha sfiorato il bersaglio grosso, Seghir di destro ha centrato la traversa e poi nel finale De Matteis ha fatto correre un brivido a Copetti su punizione. È stata l’ultima emozione di una stagione lunga ed esaltante per il Napoli Femminile.

Fonte e foto: Napoli Femminile

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