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Calaiò: “Con le giuste proporzioni, Kvaratskhelia mi ricorda Maradona”

Gianmarco Ruocco
Gianmarco Ruocco
2 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Emanuele Calaiò, ex attaccante del Napoli, è intervenuto ai microfoni di 1 Station Radio. In primis ha parlato del suo pegno per lo Scudetto, il tatuaggio raffigurante il tricolore: “Era una promessa. Sapete quanto sono legato al Napoli e non posso negare di sentire mia anche una piccola percentuale di questo storico traguardo di quel Napoli che riparti nel 2004. In quell’anno è partita questa era vincente. lo, con il mio vecchio gruppo, abbiamo messo i primi mattoni di questa scalata. Siamo partiti da quella sfida emozionante con il Lecce. Uno stadio colmo di tifosi e con quella scritta bellissima, il ‘ti amo’ che ancora oggi campeggia in tanti bar e ristoranti.”

Sulla prossima stagione degli azzurri si è così espresso: “Quel che mi auguro è la permanenza del tecnico, che ha saputo garantire quello che reputo il miglior calcio d’Europa e, soprattutto, ha avuto il merito di creare un gruppo solido e coeso nonostante sia insieme da soltanto un anno. Se, invece, arriveranno offerte irrinunciabili per i calciatori, soprattutto Osimhen, sono sicuro che il Napoli sappia saprà in modo eccelso. Chi sarà l’anti-Napoli il prossimo anno? La Juventus è un’incognita”

Molte le voci di mercato riguardo ad un possibile trasferimento di Osimhen. Da attaccante, Calaiò, ha indicato quale sarebbe il miglior sostituto del nigeriano secondo lui: “Per caratteristiche potrebbe essere Hojlund dell’Atalanta, o anche Beto dell’Udinese. David del Lille? Assolutamente, i rapporti con il club francese potrebbero consentire una trattativa favorevole. Il Napoli gioca in profondità e sfrutta il gioco aereo al meglio, dunque, questi profili potrebbero rivelarsi utili. Il Napoli, però, ha sempre dimostrato di saper operare in modo eccellente sugli attaccanti C’è da stare tranquilli”.

Un ultimo passaggio ha riguardato Kvaratskhelia : “Con le giuste proporzioni, Kvaratskhelia mi ricorda molto le sterzate e la fisicità di Maradona. Il georgiano è bravissimo nello strappo e nell’allungo, mentre l’argentino aveva una forza straordinaria nelle gambe”.

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